Sanità, Ippocrate cercasi disperatamente: medici e infermieri denunciati per la manipolazione delle liste d'attesa

 
Che qualcosa non vada per il giusto verso nelle liste di attesa nei presidi sanitari del Servizio nazionale lo sanno tutti, soprattutto quando chiedi una visita o un esame, soprattutto strumentale, e ti rimandano a chissà quando.
La spiegazione - signore/signora mia, siete in troppi e il tempo è quello che è - , tra mugugni e proteste, rimane quasi sempre nell'ambito della civiltà, perché la situazione è palese, con correttivi che vengono promessi, ma, perché diventino reali, occorre aspettare, avere pazienza.

Sanità: medici e infermieri denunciati per la manipolazione delle liste d'attesa

Poi però senti che una operazione dei Nas, fatta con il Ministero della Salute, ha portato alla luce, tra luglio e agosto, un verminaio di irregolarità e di disprezzo per i diritti del malato e, più in generale, della persona e ti monta la rabbia, soprattutto perché pensi che le poche persone che sporcano di disonestà il loro camice danneggiano l'immagine di una intera categoria.
L'indagine (che si è concretizzata con quasi 1.400 ispezioni) ha riguardato ospedali, ambulatori e cliniche. Non solo pubblici, ma anche privati, legati al Servizio sanitario nazionale da convenzioni. I carabinieri, in particolare, si sono soffermati sulle prenotazioni individuando delle condotte irregolari (cioè con rilevanza penale) che hanno portato al deferimento di 26 persone, tra medici e infermieri, con accuse che vanno dalla falsità (ideologica e materiale), alla truffa aggravata, al peculato, all'interruzione di pubblico servizio.

Mentre si parla tanto di autonomia differenziata, non induce certo a sorpresa leggere che questo indegno fenomeno (soprattutto irregolarità nella redazione delle liste di attesa e, quindi, dell'agenda delle visite ed esami) va da una parte all'altra del Paese, dalle regioni del Nord a quelle del Sud, finalmente accomunate da qualcosa: la presenza di gente che specula (anche senza guadagnarci) sul suo ruolo, dimenticando obblighi e prescrizioni, per favorire chi un congiunto, chi un paziente proveniente da una struttura privata, cui è stato concesso di essere visitato prima di chi ne aveva diritto. Nell'elenco delle irregolarità ce ne sono alcune che entrano, con costanza, nella casistica delle irregolarità, come medici che lavorano in una struttura privata, pur avendo un contratto di esclusiva con il SSN, magari mettendosi fraudolentemente in malattia.
Tra le altre irregolarità rilevate, a Palermo, Reggio Calabria, Latina e Udine sono stati deferiti 14 dirigenti e medici che, secondo i Nas, hanno chiuso l'agenda delle prenotazioni per consentire al personale di andare in ferie.
Tags: sanita
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