Saldi invernali, si inizia: spesa media contenuta e vendite sotto il segno dell'incertezza

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Da sabato 4 gennaio scatteranno i saldi invernali in gran parte delle regioni italiane, ma le previsioni per la stagione degli sconti non sembrano segnare un ritorno ai livelli pre-pandemia. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, la spesa media stimata si attesterà intorno ai 175 euro per famiglia, un dato in linea con la prudenza dei consumatori osservata negli ultimi mesi.
Il giro d'affari complessivo, stimato dal Codacons, dovrebbe raggiungere circa 4 miliardi di euro, ma l’associazione sottolinea che le vendite avverranno "all’insegna dell’incertezza", con famiglie ancora attente a razionalizzare le spese di fronte al caro-vita e all'inflazione.

Saldi invernali al via: spesa media contenuta e vendite sotto il segno dell'incertezza

Le cifre previste indicano una flessione rispetto al passato. Nel 2019, prima dell’impatto della pandemia e della crisi economica globale, la spesa media per famiglia si attestava intorno ai 200 euro. Oggi, nonostante un miglioramento dell’offerta e la progressiva diffusione delle vendite online, i consumatori sembrano frenati da un quadro economico ancora incerto.

"Assistiamo a una crescita delle promozioni durante tutto l’anno, che ha progressivamente ridotto l’attrattiva dei saldi stagionali"
, spiega Emilio Bartolomei, responsabile economico di Federconsumatori. "Molte famiglie scelgono di posticipare gli acquisti più consistenti o di orientarsi verso spese strettamente necessarie".

I settori trainanti e le difficoltà del retail

Come da tradizione, il settore dell'abbigliamento e delle calzature sarà il principale beneficiario della stagione dei saldi, rappresentando il 65% del totale degli acquisti. A seguire, accessori, articoli sportivi e prodotti per la casa. Tuttavia, anche in questi comparti, gli operatori del retail fisico continuano a soffrire la concorrenza delle piattaforme di e-commerce, che spesso propongono sconti competitivi prima ancora dell'inizio ufficiale dei saldi.

"Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento della polarizzazione tra consumatori che approfittano dei saldi per fare affari e quelli che, invece, riducono drasticamente gli acquisti", afferma Laura Messina, analista di settore. "Questo comporta una forte disparità tra le piccole attività locali, che faticano ad attrarre clientela, e i grandi player, capaci di ampliare le vendite attraverso le promozioni online".

Incertezza e strategie per il futuro

Secondo il Codacons, circa il 45% delle famiglie italiane si dichiara intenzionato a partecipare alla stagione degli sconti, un dato in lieve calo rispetto al 2023. Tuttavia, molte di queste opteranno per acquisti mirati, spesso indirizzati su prodotti di largo consumo o beni durevoli, come giacche invernali e calzature di qualità.

Per il commercio al dettaglio, la sfida è quindi quella di mantenere alta l’attenzione del consumatore, migliorando l’esperienza d’acquisto in negozio e sfruttando sinergie con il mondo digitale. Non mancano iniziative innovative, come aperture serali straordinarie e formule promozionali riservate ai clienti più fidelizzati.

Un quadro economico complesso

A pesare sull'andamento complessivo dei saldi resta il contesto macroeconomico. L’inflazione, pur in rallentamento rispetto ai picchi dello scorso anno, continua a erodere il potere d'acquisto delle famiglie. La ripresa dei consumi è apparsa debole negli ultimi trimestri, e i saldi invernali non sembrano destinati a invertire questa tendenza.

"La stagione dei saldi può rappresentare un’opportunità per le famiglie italiane, ma non è la panacea per un commercio che vive ancora forti difficoltà", conclude Bartolomei. "Occorre un intervento strutturale per sostenere le piccole imprese e incentivare il ritorno della clientela nei negozi fisici".

Con un giro d’affari stimato in calo rispetto al passato e un consumatore sempre più attento alle proprie spese, i saldi invernali 2025 si aprono sotto il segno della cautela, ma con la speranza di riportare almeno un po’ di dinamismo nel settore del retail.

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