Trasporti, Ryanair lancia l'allarme: "I viaggi in aereo potrebbero diminuire nella seconda metà del 2023"

- di: Redazione
 
L'industria dei viaggi aerei, dopo l'euforia seguita alla fine delle limitazioni imposte dalla pandemia (che si è tradotta in una pioggia di prenotazioni e profitti record), potrebbe avere problemi nel breve periodo. L'allarme è stato lanciato da
Ryanair, la più grande compagnia aerea europea per numero di passeggeri, secondo cui l'elevata inflazione e l'aumento dei tassi di interesse potrebbero avere ripercussioni negative nella seconda metà dell'anno.
Su questo il CEO della compagnia irlandese, Michael O'Leary, è stato chiaro: ''Siamo preoccupati per l'impatto di queste tendenze macroeconomiche'', ha detto in un video pubblicato sul sito Web della società, aggiungendo che "potrebbero influenzare la spesa dei consumatori nella seconda metà dell'anno".

Trasporti, Ryanair lancia l'allarme: "I viaggi in aereo potrebbero diminuire nella seconda metà del 2023"

La valutazione di O'Leary hanno avuto subito ripercussioni sulla valutazione delle le azioni del vettore, punto di riferimento per l'industria aerea europea, che ieri sono scese fino al 5% prima di ridurre le perdite. I suoi rivali britannici EasyJet e Jet2 sono scesi rispettivamente del 4,6% e del 4%, prima di recuperare parte del terreno perduto.

Appena qualche mese fa, O'Leary aveva detto che le preoccupazioni sull'impatto della prevista recessione economica europea sugli affari di Ryanair erano "esagerate". Le dichiarazioni di ieri hanno mostrato che il CEO ha frenato il suo entusiasmo, anche se Ryanair ha registrato un utile di 663 milioni di euro nel secondo trimestre del 2023, quasi quattro volte superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando le prenotazioni sono state gravemente colpite dall'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia.

O'Leary non ha escluso che la compagnia potrebbe dovere ridurre i prezzi dei biglietti per raggiungere gli obiettivi di crescita dei passeggeri, per fronteggiare l'inflazione e l'aumento dei tassi ipotecari che hanno pesato sulla spesa dei consumatori.
La compagnia aerea prevede ora di trasportare 183,5 milioni di passeggeri nei 12 mesi che termineranno a marzo 2024. Una stima che è leggermente inferiore alla precedente previsione di 185 milioni di passeggeri, a causa dei ritardi nella consegna del nuovo Boeing 737.
Tags: ryanair,
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