Regno Unito, la variante Omicron devasta l'industria dell'ospitalità: pub in ginocchio

- di: Redazione
 
La variante Omicron si è abbattuta sull'industria dell'ospitalità del Regno Unito che, dopo le prime ondate del coronavirus, aveva ripreso un po' del tradizionale vigore, ora si ritrova in ginocchio. E la decisione del cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, di istituire un fondo di sostegno di un miliardo di sterline per il settore sembra non potere coprire le enormi perdite gli operatori stanno affrontando nelle ultime settimane, in cui la soglia di centomila nuovi casi al giorno sembra essere sempre a un passo.

Regno Unito, la variante Omicron mette in ginocchio pub e ospitalità

E certamente non giova la linea che Boris Johnson ha adottato, quella di non decidere nulla, nonostante il pensiero di alcuni suoi consiglieri che sollecitano l'adozione di minime misure di contenimento.
E' ancora presto per calcolare l'impatto che la variante Omicron avrà sul settore dell'ospitalità, ma una prima stima - che rischia di essere prudenziale - parla di circa quattro miliardi di sterline. Nella seconda metà di novembre il numero di persone che cenano a Londra aveva registrato un confortante aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019, a conferma della ripresa che era stata registrata negli ultimi mesi.

Poi è arrivata Omicron, che ha spinto i frequentatori di ristoranti a fare un passo indietro, nel timore di contagio. Così, all'inizio del mese di dicembre, la curva negativa dei clienti ha cominciato ad accentuarsi, con picchi di -20 % nei fine settimana, a conferma che la paura di essere contagiati ha spinto molti a ridurre i contatti sociali, magari rimandando le serata al ristorante solo in occasioni particolari o per le festività di fine anno. Un trend che si è accentuato già nello scorso fine settimana, con un crollo giornaliero di oltre il 20 %.

Questo dato, però, potrebbe non essere completamente attendibile, perché, essendo frutto di una media, non calcola che in alcune zone del Paese a fortissima vocazione turistica, quale Londra, i contagi sono più alti, rendendo la situazione ancora più drammatica. Ad esempio, alcuni pub hanno registrato cali del 70% o addirittura dell'80%.
Un sondaggio condotto nel fine settimana da una associazione che rappresenta pub, bar e club ha mostrato che un terzo dei titolari dei locali teme che possano chiudere entro un mese se non riceveranno un sostegno urgente dal governo. Secondo il sondaggio, la media delle perdite - tra vendite e cancellazioni - per ciascun esercizio è di 46 mila sterline, mentre il contributo previsto dal cancelliere dello Scacchiera è ''appena'' di seimila sterline.
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