Regno Unito: la crisi spinge la gente a indebitarsi per pagare le bollette

- di: Redazione
 
La pandemia sta impattando, drammaticamente, su mezzo mondo, come dimostrano le previsioni del Fondo monetario internazionale che danno per certa una contrazione del PIL globale anche come conseguenza anche dell'aumento dei costi energetici. Questa situazione non investe solo le industrie, ma soprattutto le economie domestiche. Nemmeno il Regno Unito è immune da questa deriva.

La crisi nel Regno Unito sta pesando sulle tasche dei cittadini, costretti a indebitarsi per le bollette

Lo dimostra una ricerca di un ente di beneficienza britannico, secondo il quale quindici milioni di persone nel Regno Unito lottano per fronteggiare i rincari delle bollette energetiche, i costi di cibo e vestiti e l'aumento dei prezzi del carburante alle pompe, spingendo molti a, secondo una efficace definizione, "tuffarsi pericolosamente nei debiti" per sbarcare il lunario.

Stando alla ricerca, il numero di persone che, per effetto della crisi, hanno difficoltà a tenere il passo con bollette e debiti è raddoppiato dall'inizio della pandemia. La ricerca è stata condotta intervistando più di cinquemila persone, dalle cui risposte è emerso con evidenza che le disponibilità economiche sono molto limitate. L'ente di beneficenza ha parlato con più di 5.000 persone e ha scoperto che una su tre ha ammesso che il suo denaro era molto limitato. Un rapporto (uno su tre) che è il doppio di quello rilevato a marzo 2020.

I numeri del rapporto sono impietosi: 8,6 milioni di persone sono in difficoltà finanziarie, tanto da essere costrette a prendere in prestito 26 miliardi di sterline solo per coprire i loro bisogni primari nell'ultimo anno. Un totale di 3,5 milioni di persone hanno utilizzato il credito per pagare le bollette essenziali. Una situazione che, secondo l'ente di beneficenza, è destinata a peggiorare, con un numero sempre maggiore di persone che ricorrono al credito, mentre la crisi del costo della vita spinge verso l'alto il prezzo dei beni di prima necessità per la casa. Molte delle persone in difficoltà sono riuscite a rimborsare il credito non pagando le bollette o attingendo a fonti amiche (familiari o amici) o a tagliare le spese sino alla linea di sopravvivenza.

Metà degli adulti britannici ha affermato che sarebbe riluttante a cercare aiuto per difficoltà finanziarie da una banca o da una società di credito. Tutto questo molto spesso peggiora la situazione, in particolare perché - dice la ricerca - chi fornisce il credito (banche, operati delle carte di credito e di altri servizi di debito) ''punta'' le persone in difficoltà finanziarie, offrendo loro ulteriore debito. Tra quelli che hanno risposto alla ricerca online, il 26% ha detto che gli è stato offerto ulteriore credito dopo che si era trovato in difficoltà finanziarie; al 35% è stato prelevato un pagamento che non potevano permettersi e al 51% sono stati aggiunti interessi su un debito.

L'ente di beneficenza avverte che con così tante più persone che probabilmente prenderanno in prestito per pagare l'essenziale nei prossimi mesi, è necessario un sostegno urgente per aiutarle a evitare di ricorrere al credito. "Il forte aumento del numero di persone che lottano per rispettare i propri impegni finanziari dovrebbe sollevare campanelli d'allarme in tutto il governo, le banche e le autorità di regolamentazione", si sottolinea nel rapporto.
''Siamo da due anni in una pandemia finanziariamente dannosa e" - prosegue la ricerca - "stiamo attraversando il più forte aumento del costo della vita in una generazione. Sebbene il credito al consumo possa potenzialmente svolgere un ruolo nell'aiutare le persone a superare i punti critici a breve termine, ciò non deve essere a scapito del loro benessere finanziario e personale a lungo termine".
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