Nel dicembre 2024, il premio medio dell'Rc auto in Italia ha raggiunto i 419 euro, segnando un incremento rispetto ai 416 euro dei mesi precedenti. Questo rialzo interrompe un periodo di relativa stabilità e porta a un aumento annuo del 6,6% in termini nominali e del 5,3% in termini reali. Confrontando i dati con il 2019, periodo pre-pandemico, il premio medio era di 404 euro, il che evidenzia una crescita significativa nel costo delle polizze assicurative negli ultimi anni.
Rc auto: aumenti delle assicurazioni e impatto sugli automobilisti italiani
Tutte le province italiane hanno registrato un aumento nelle tariffe Rc auto, con differenze che vanno dal 3% al 10,3% su base annua. Tra le città più colpite dagli aumenti spiccano Roma, con un incremento del 10,3%, Lecce con l'8,7% e Catania con l'8,6%. Gli automobilisti di queste aree devono affrontare un aggravio di spesa significativo, che si somma alle altre difficoltà economiche legate all'inflazione e al costo della vita.
L'allarme delle associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori, come Codacons e Assoutenti, hanno espresso preoccupazione per la tendenza al rialzo delle tariffe Rc auto. Secondo il Codacons, rispetto al 2022, il costo delle assicurazioni è aumentato del 18,7%, determinando un esborso aggiuntivo medio di 66 euro per ogni automobilista. Complessivamente, questo rincaro si traduce in una spesa aggiuntiva di quasi 2,2 miliardi di euro per gli automobilisti italiani negli ultimi due anni, aggravando ulteriormente il bilancio delle famiglie.
Diminuzione degli incidenti ma aumento delle tariffe
Uno degli aspetti più critici di questa situazione è che l’aumento delle polizze assicurative non sembra essere giustificato da un incremento degli incidenti stradali. Nel 2024, gli incidenti sono diminuiti del 4,3% rispetto al periodo pre-pandemico, mentre il numero delle vittime è calato del 6,8% e quello dei feriti dell'8%. L'Ivass, l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha inoltre confermato che dal 2022 l'incremento delle tariffe ha superato quello dei costi di riparazione e dei pezzi di ricambio, smontando una delle principali giustificazioni addotte dalle compagnie assicurative.
Le richieste di intervento e possibili soluzioni
Di fronte a questa situazione, le associazioni dei consumatori chiedono un intervento deciso da parte del governo e delle autorità di regolamentazione per limitare gli aumenti ingiustificati e garantire maggiore trasparenza nei criteri di determinazione delle tariffe. Si discute dell'introduzione di un tetto massimo per gli aumenti annuali e di incentivi per premiare gli automobilisti virtuosi con sconti sulle polizze. Il monitoraggio costante da parte dell'Ivass diventa cruciale per evitare speculazioni e assicurare tariffe più eque per tutti i cittadini. La questione resta aperta e sarà importante osservare le prossime mosse del governo e delle compagnie assicurative per capire se gli automobilisti italiani potranno beneficiare di costi più contenuti e proporzionati al reale rischio assicurativo.