Rapporti Oxfam: il mondo delle disuguaglianze, tra ricchezza concentrata e povertà diffusa

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Ogni anno i rapporti Oxfam offrono uno spaccato drammatico di una realtà che si fa sempre più diseguale: la ricchezza continua a concentrarsi nelle mani di pochi, mentre la maggioranza della popolazione globale affronta una povertà sempre più radicata e sistemica. La narrazione del progresso economico si scontra con dati che raccontano una verità ben diversa: un mondo in cui il divario tra chi possiede tutto e chi non ha nulla si allarga inesorabilmente.

Rapporti Oxfam: il mondo delle disuguaglianze, tra ricchezza concentrata e povertà diffusa

I numeri parlano chiaro. Negli ultimi dieci anni, l’1% più ricco ha accumulato quasi il doppio della ricchezza posseduta dal 99% restante. Una crescita vertiginosa che non trova giustificazioni se non in un modello economico che premia le rendite e la speculazione, lasciando indietro chi dipende dal lavoro quotidiano per sopravvivere.

Le grandi multinazionali continuano a registrare profitti record, spesso grazie a strategie fiscali aggressive che sottraggono risorse ai bilanci pubblici, mentre i lavoratori subiscono condizioni di precarietà e salari inadeguati. Le promesse di inclusione e crescita diffusa si infrangono contro una realtà in cui le opportunità sono distribuite in modo profondamente iniquo.

Povertà: un'eredità che si trasmette di generazione in generazione

Il mito della meritocrazia viene smontato dai rapporti Oxfam, che mostrano come la povertà non sia una condizione frutto di scelte personali, ma il risultato di un sistema che blocca la mobilità sociale. Chi nasce in un contesto svantaggiato ha scarse possibilità di migliorare la propria condizione, schiacciato da un accesso limitato a istruzione, sanità e lavoro dignitoso.

Le disuguaglianze di reddito si riflettono inevitabilmente sulla qualità della vita: milioni di persone nel mondo lottano per accedere ai servizi essenziali, mentre le élite economiche continuano ad accumulare ricchezze senza alcuna redistribuzione effettiva.

La ricchezza che non ritorna alla società

Uno degli aspetti più preoccupanti che emergono dai rapporti Oxfam riguarda l’assenza di una redistribuzione equa della ricchezza. I patrimoni accumulati restano bloccati in circuiti finanziari opachi, mentre i governi, a corto di risorse, faticano a garantire servizi pubblici essenziali.

L’elusione fiscale praticata dai grandi gruppi economici e dai super-ricchi rappresenta una delle principali cause di disuguaglianza strutturale. I capitali vengono spostati verso paradisi fiscali, mentre i lavoratori e le piccole imprese sono costretti a sostenere il peso di una fiscalità sempre più iniqua.

Possibili soluzioni: una tassazione giusta e investimenti mirati


Oxfam propone soluzioni chiare per affrontare la crescente disparità economica: una tassazione più equa sui grandi patrimoni e sulle multinazionali, una lotta efficace all’evasione fiscale e un rafforzamento delle politiche sociali volte a garantire istruzione, sanità e salari dignitosi per tutti.

Interventi mirati in queste direzioni potrebbero ridurre il divario e favorire una crescita economica realmente inclusiva. Tuttavia, per realizzare questi obiettivi serve una volontà politica forte e una presa di coscienza.
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