Dopo il Ponte, Salvini si intesta anche il nucleare: in 10 anni la prima produzione

- di: Redazione
 
Matteo Salvini ha rilanciato il tema del nucleare, scegliendo la platea del Forum Ambrosetti di Cernobbio, davanti alla quale ha detto: ''Siamo tra i pochissimi Paesi al mondo ad aver detto di no, ma io ritengo che l'Italia debba, entro quest'anno, riavviare la propria partecipazione al nucleare".
Salvini ha quindi aggiunto che, a suo avviso, il Paese ''non se ne può chiamare fuori. Conto che entro il 2023 questo governo abbia la forza di spiegare agli italiani perché, nel nome della neutralità tecnologica, non possiamo dire di no a nessuna fonte energetica".

Dopo il Ponte, Salvini si intesta anche il nucleare: in 10 anni la prima produzione

Il ministro delle Infrastrutture, quindi, prosegue nella sua campagna anche mediatica, per accreditarsi come il ''risolutore'', l'elemento propositivo in seno al Governo, di cui il premier Giorgia Meloni ha auspicato un cambio di marcia. "L'impegno è che questo sia un governo di legislatura e che se ben avremo lavorato è che ci siano anche i 5 anni successivi. Nell'arco di 10 anni sono convinto che la prima produzione di energia da nucleare sarà questo governo, con questa attuale formazione che potrà inaugurarla", ha concluso Salvini.

L'impegno pubblico di Salvini ha fatto seguito all'intervento del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che, sempre a Cernobbio, ha annunciato la convocazione (già per il 21 settembre) di istituzioni e imprese per la prima riunione della “Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile”.
"Rendiamo palese" - ha detto Pichetto Fratin - "l’impegno dello Stato sulla ricerca, la sperimentazione e l'implementazione della conoscenza che abbiamo già nel settore del nucleare. L’iniziativa coinvolge molti attori pubblici che hanno mantenuto questa conoscenza, a partire da Enea e le nostre grandi imprese".

"Siamo impegnati"
- ha aggiunto - "sulla fusione, nella sperimentazione con diversi accordi a livello internazionale. E poniamo il massimo della attenzione alla fissione di quarta generazione, che significa anche la valutazione degli small reactor, nell'arco di dieci anni una opportunità per il Paese".
In una nota del ministero si definisce la piattaforma come il soggetto di raccordo tra tutti i diversi attori nazionali che si occupano di energia nucleare, sicurezza e radioprotezione, rifiuti radioattivi, sotto.
In particolare, si punta allo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale e a elevati standard di sicurezza e sostenibilità.
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