Cronache dai Palazzi: la rissa in Parlamento barometro della immaturità politica del Paese

- di: Redazione
 
Le immagini, che hanno inchiodato una ventina di energumeni (non ci importa della colorazione politica che si portano dietro) che se le davano di santa ragione in uno del templi delle istituzioni repubblicane, non crediamo abbiano bisogno di ulteriori commenti, se non quello - scontato - del senso di vergogna collettiva che avrebbero dovuto generare e che non hanno, incredibilmente, determinato.
Una vicenda politicamente orribile, da qualsiasi punto di vista la si guardi, e che invece, insultando la nostra intelligenza, è stata strumentalizzata. Così che gli aggrediti hanno dovuto difendersi dall'accusa di avere provocato e gli aggressori hanno detto: cosa potevamo fare di diverso se ci hanno insultato sin dentro casa nostra?
Insomma, i nostri politici, piuttosto che scusarsi, tutti insieme, e magari promettere che non ricadranno più in questo errore, hanno dato il via ad una ''supercazzola'' retorica pur di non ammettere l'evidenza, parlando di provocazioni, aggressioni, diritto a difendersi, contro-diritto a menare, magari per primi per potere fare più male.

Cronache dai Palazzi: la rissa in Parlamento barometro della immaturità politica del Paese

Se parlassimo da genitori e i nostri figli, dopo una marachella, si scusassero non convincendo nessuno, a cominciare da loro stessi, il minimo che faremmo, a seconda della fascia di età e dell'adesione alle teorie montessoriane, sarebbe rifilare loro una serie, seppure limitata, di scappellotti oppure, nella ipotesi meno fisica delle punizioni, una settimana di sospensione del regime di paghetta.
Ma noi viviamo in un mondo diverso e vedere gente che intasca, centesimo più, centesimo meno, oltre diecimila euro al mese, per fare a botte come bulli da gang di strada ci lascia allibiti.

Evidentemente le dinamiche familiari non sono le stesse, e anche il ruolo dei genitori, virtuali, ha difficoltà ad esprimersi. E allora, come si fa nelle famiglie patriarcali o matriarcali, in cui c'è sempre qualcuno a cui ci si rivolge, riconoscendogli/le saggezza ed equilibrio, rivolgiamo un ringraziamento al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che per età, ma soprattutto per umanità, è forse l'unico punto di riferimento che ci è rimasto, nell'attesa che le riforme portate avanti dal governo ne compromettano le prerogative. Un faro di saggezza al quale, quando parla, bisogna dare ascolto. Non per mero fatto formale, ma perché soppesa le parole, dando a ciascuna di essa un enorme peso specifico.

Parlando di quando accaduto in Senato, Mattarella ha detto: ''La rissa è stata scena indecorosa che tutti hanno condannato, mi auguro sia di lezione e che faccia comprendere a chi la ha attivata che non sono questi i comportamenti parlamentari. La tradizione del nostro Parlamento è talmente nobile che questo episodio non può avere alcun tipo di influenza''.
Nulla da aggiungere. Lo diciamo da cittadini, lo diciamo da italiani o forse lo diciamo soltanto da persone che tengono alla dignità della Repubblica. Che evidentemente non sta a cuore a chi, eletto, pensa che il ruolo conceda immunità e impunità.
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