Un riconoscimento brillante dal WWD che illumina Solomeo: Carolina e Brunello Cucinelli riscrivono il lusso gentile.
Carolina Cucinelli (foto), vicepresidente e co-direttrice creativa della casa di Solomeo, entra tra le 50 donne più influenti nel mondo della moda e del retail. Un traguardo che premia una visione in cui artigianato di lusso, cura dei dettagli e responsabilità verso le persone si fondono in un’unica cifra stilistica.
Carolina Cucinelli: talento e leadership tra le 50 donne più influenti
La scelta consacra la traiettoria di una giovane guida capace di coniugare tradizione italiana e innovazione. Al fianco della sorella Camilla, Carolina presidia l’identità estetica del brand e ne orienta il linguaggio: linee senza tempo, palette misurate, materiali nobili lavorati con competenza e pazienza artigiana.
L’imprenditrice sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e l’energia che arriva dall’interno dell’azienda: “Mi piace condividerlo con mia sorella Camilla, perché ci siamo dette tante volte quanto sia stimolante portare avanti quello stile e quel lifestyle che rappresenta il nostro brand, cercando di innovare sempre ma mantenendoci fedeli alle radici della nostra estetica. Questo è anche un riconoscimento al lavoro quotidiano di tutte le persone che sono con noi in azienda, soprattutto alle donne: penso alle artigiane che da piccole ci hanno trasmesso l’amore per questo mestiere, alcune delle quali sono ancora con noi, e anche alle giovani generazioni che quotidianamente ci offrono la loro passione e il loro impegno. Condividere con loro questo dono rende tutto ancora più speciale.” — Carolina Cucinelli.
Brunello Cucinelli: dalla moda ai changemaker mondiali
Parallelamente, Brunello Cucinelli viene riconosciuto tra i più importanti “changemaker” della moda globale. È il coronamento di un lungo percorso basato su un’idea precisa: la dignità del lavoro come fondamento del valore dei capi, l’armonia tra impresa e territorio, il “lusso gentile” come cifra culturale prima ancora che estetica.
Il fondatore commenta con la consueta misura: “Il riconoscimento che hanno voluto tributare a mia figlia Carolina, così impegnata assieme a Camilla a innovare e a ricercare, non può che riempirmi di gioia, soprattutto se penso a come loro sappiano coltivare con gentilezza le umane relazioni che fanno bella la nostra fabbrica di Solomeo; di questo mia moglie Federica ed io siamo sinceramente fieri. Per quanto riguarda la mia persona, poi, mi emoziona sapere di essere riconosciuto tra coloro che sono considerati artefici di cambiamento positivo, un attestato di stima che mi onora nel profondo dell’anima.” — Brunello Cucinelli.
Un modello umano e sostenibile che parla al mondo
Nel tempo, Solomeo è diventato sinonimo di capitalismo umanistico: rispetto per i ritmi del lavoro, cura degli spazi, investimenti culturali sul territorio. Non è solo una filosofia: si traduce in prodotti che raccontano un rapporto più consapevole con il consumo, in cui la qualità prevale sulla quantità e in cui il valore del gesto artigianale rimane centrale.
Questo doppio riconoscimento non è un episodio isolato, ma la conferma di una traiettoria: la forza del brand sta nell’equilibrio tra identità e contemporaneità, tra radici umbre e vocazione internazionale, tra estetica e etica.
Un lusso che non grida
Il risultato premia una leadership femminile capace di ispirare e una visione d’impresa che mette al centro la persona. A Solomeo, la moda diventa linguaggio culturale: un lusso che non grida, ma che dura, parla di comunità e costruisce valore nel tempo.