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Papa Francesco, quindici giorni al Gemelli: "Notte tranquilla, ora riposa"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Papa Francesco, quindici giorni al Gemelli: 'Notte tranquilla, ora riposa'

Quindici giorni di ricovero, una polmonite bilaterale che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di fedeli. Papa Francesco, 87 anni, è ancora al decimo piano del Policlinico Gemelli, la stessa struttura che in passato ha ospitato Giovanni Paolo II nei momenti più delicati della sua salute. Dalla sala stampa vaticana, come ogni mattina, arriva l’aggiornamento: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ora sta riposando».

Papa Francesco, quindici giorni al Gemelli: "Notte tranquilla, ora riposa"

Un bollettino scarno, privo di dettagli, ma che lascia trapelare un cauto ottimismo. Il quadro clinico rimane complesso, la prognosi resta riservata, eppure i medici confermano che la fase più critica è stata superata. Francesco continua il trattamento con ossigenoterapia ad alti flussi, alternata all’uso della maschera Ventimask, e prosegue le sedute di fisioterapia respiratoria. Piccoli segnali di ripresa che, tuttavia, non bastano ancora a dissipare tutte le preoccupazioni.

Tra preghiera e lavoro

Ieri pomeriggio, il Pontefice ha lasciato per qualche minuto la sua stanza e si è raccolto in preghiera nella cappella privata dell’appartamento papale all’interno del Gemelli. Un momento di raccoglimento silenzioso, lontano dai riflettori, a cui è seguito un breve impegno di lavoro: qualche lettura, alcune comunicazioni con la Segreteria di Stato, niente che potesse affaticarlo troppo.

Ma Francesco non è ancora pronto a tornare in Vaticano. L’udienza giubilare prevista per sabato 1 marzo è stata annullata, mentre per l’Angelus di domenica non ci sono ancora conferme ufficiali. Difficile immaginare che il Pontefice possa affacciarsi dalla finestra su Piazza San Pietro, più probabile che venga diffuso un messaggio registrato o che si opti per una soluzione più prudente, come già accaduto in passato.

Resta la preoccupazione

Se da un lato il Vaticano predica prudenza, dall’altro i fedeli continuano a stringersi in preghiera per la salute del Papa. Ogni giorno, da quando è iniziato il ricovero, si sono moltiplicati i messaggi di affetto e vicinanza, dalle diocesi più lontane fino ai palazzi della politica internazionale. Ma dentro le mura leonine si percepisce una certa inquietudine: Francesco è un Pontefice che ha sempre messo al primo posto il servizio e l’azione concreta, e l’idea di un periodo prolungato di convalescenza, con impegni ridotti e una ripresa lenta, è un’eventualità che preoccupa non poco la Curia.

Per ora, il Papa resta al Gemelli. I medici parlano di giorni, forse settimane, prima che possa riprendere la sua normale attività. I tempi della guarigione, però, non li decide l’agenda vaticana, ma il suo corpo. E Francesco, che più volte ha parlato della fragilità umana con umiltà e consapevolezza, lo sa bene.

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