Petrolio, accordo Opec+: meno tagli all'offerta da agosto

- di: Daniele Minuti
 
L’Opec+ ha ufficialmente raggiunto un accordo con il fine di allentare ulteriormente i tagli all’offerta di petrolio da agosto in poi, per poi estendere un patto generale di gestione dell'offerta che durerà fino alla fine del 2022: sono queste le decisioni più importanti che sono state prese durante la nona riunione ministeriale tenuta domenica 18 luglio sotto la presidenza del principe Abdul Aziz Bin Salman, ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita (co-presidenti dell'evento erano il vice primo ministro russo Alexandr Novak, il ministro delle risorse minerarie e del petrolio dell'Angola, Diamantino Pedro Azevedo e il segretario generale dell'OPEC Mohammad Barkindo).

La stessa Organizzazione ha pubblicato un comunicato con cui ha svelato il raggiungimento dell'accordo e la scelta di prorogare la decisione della prossima Riunione Ministeriale fino all'inizio del 2023.

"I Paesi Opec+"
- si legge nella nota ufficiale - "hanno preso atto del continuo rafforzamento dei fondamentali del mercato, con la domanda di petrolio che mostra evidenti segnali di miglioramento e le scorte dell’Ocse in calo, visto che la ripresa economica è proseguita nella maggior parte del mondo con l’aiuto dell’accelerazione dei programmi di vaccinazione. L'incontro tenuto ha accolto favorevolmente la le prestazioni positive dei Paesi partecipanti alla Dichiarazione di cooperazione, con una conformità complessiva agli adeguamenti di produzione per giugno che ha raggiunto il 113%, compreso il Messico, con una crescita del trend di alta conformità delle Nazioni che ne prendono parte".

Dall'assemblea è arrivato anche l'ok all'adeguamento al rialzo della produzione totale di 0,4 mb/g su base mensile a partire da agosto 2021 fino alla graduale eliminazione dell’adeguamento della produzione di 5,8 mb/g e, a dicembre 2021, valutare gli sviluppi del mercato e le prestazioni dei paesi partecipanti.

Secondo le notizie raccolte da Bloomberg, l'Opec e i suoi alleati quindi daranno un'accelerata alla produzione calcolabile in ben 400.000 barili giornalieri dall'inizio di agosto fino a quando la produzione complessiva non cesserà: questo accordo garantirà a Kuwait, Iraq ed Emirati Arabi delle quote di produzioni più alte dal maggio del 2022.

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