L'ONU rimuove la cannabis dall'elenco delle sostanze stupefacenti

- di: Redazione
 
Il 3 dicembre del 2020 rischia di diventare una data storica perché potrebbe aver posto fine all'ormai infinito dibattito sulla cannabis: la Commission on Narcotic Drugs (la Commissione sugli Stupefacenti delle Nazioni Unite) l'ha infatti ufficialmente rimossa dalla lista delle sostanze stupefacenti riconoscendone le proprietà terapeutiche.

La CND si è riunita per discutere e votare un elenco di misure che l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva messo sul tavolo in modo da progettare una riforma sull'utilizzo in campo medicodella marijuana, di cui sono state accertate le proprietà positive. Per questo motivo ora non rientra più nella tabella IV convenzione unica del 1961 in cui vengono elencate le sostanze pericolose come eroina, LSD, cocaina e metanfetamina.

Sono stati 27 su 53 i paesi della CND a votare favorevolmente per questa declassificazione, Italia compresa, a fronte di 25 no e un astenuto. Fronte compatto dell'Unione Europea, in cui solamente Ungheria e Repubblica Ceca hanno espresso voti contrari

La svolta è arrivata dopo quasi 60 anni grazie alle ricerche che hanno evidenziato i diversi benefici che l'utilizzo della cannabis può avere sul sistema nervoso umano, rendendola parte di una terapia efficace per malattie come sclerosi, epilessia e morbo di Parkinson

Questa decisione naturalmente non porterà a conseguenze immediate sulla legalizzazione della marijuana, illegale nell'Unione in paesi come il nostro, come la Germania, la Francia e il Regno Unito (ma è permesso l'utilizzo a scopo terapeutico). La declassificazione a sostanza con proprietà terapeutiche riconosciute però farà sicuramente riscoppiare il dibattito perché toccherà ai rispettivi Governi scegliere come regolamentarne l'utilizzo.

Il Post ha raccolto le dichiarazioni di Marco Peduca, coordinatore della campagna "Legalizziamo!" dell'associazione Luca Coscioni: "La decisione dell'ONU rimuove finalmente gli ostacoli imposti dal controllo internazionale dalla Convenzione unica sulle sostanze stupefacenti che vigevano dal 1961 sulla produzione di cannabis a scopo medico. La scienza è diventata un elemento fondamentale per fare scelte di portata mondiale come questa".
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