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Olimpiadi 2026, Cortina si accende: 16 nazioni ai Mondiali di spinta

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Olimpiadi 2026, Cortina si accende: 16 nazioni ai Mondiali di spinta

Cortina d’Ampezzo torna a essere capitale dello sport invernale, anche senza ghiaccio. Nel rinnovato pistino di Fiames, a pochi passi dal futuro Villaggio olimpico e paralimpico, è andato in scena il Mondiale estivo di spinta di bob e skeleton.

Olimpiadi 2026, Cortina si accende: 16 nazioni ai Mondiali di spinta

Un banco di prova che ha richiamato sedici nazioni e che proietta già la località dolomitica al centro dei Giochi del 2026. Dal bob a due maschile e femminile al bob a quattro, fino al monobob femminile e allo skeleton, le categorie in gara hanno acceso i riflettori su una disciplina particolare ma decisiva: la spinta. È nei primi metri, infatti, che si costruisce la velocità necessaria a tutta la prova e che spesso si decide la differenza tra un oro e un piazzamento.

La sfida tecnica
Gli atleti hanno spinto i bob a mani nude lungo una pista artificiale, senza ghiaccio, riproducendo fedelmente la fase iniziale delle gare olimpiche. Fotocellule posizionate ai 15 e ai 50 metri hanno registrato i tempi, premiando esplosività e sincronizzazione. Potenza muscolare e tecnica hanno dato vita a uno spettacolo insolito per chi è abituato a immaginare queste discipline solo sul ghiaccio. Eppure la prova di Fiames è molto più che un esercizio: è un test internazionale, un’occasione per misurare il livello della preparazione e per consolidare il ruolo di Cortina come epicentro del bob mondiale.

Le nazioni in gara
Dall’Italia alla Germania, passando per Francia, Nigeria e Taipei, sedici bandiere hanno colorato l’evento. Un mosaico che conferma l’apertura globale di uno sport che, pur legato alle tradizioni alpine, si sta radicando in contesti sempre più diversi. L’Italia, con i suoi atleti e le sue strutture, ha avuto l’occasione di confrontarsi con scuole storiche come quella tedesca e con realtà emergenti che vedono nel bob una nuova opportunità di crescita sportiva.

L’avvicinamento a Milano-Cortina 2026
Il Mondiale di spinta assume un significato particolare in prospettiva olimpica. Lo Sliding Centre, impianto destinato a ospitare le gare di bob, skeleton e slittino ai Giochi, è al centro di un dibattito nazionale legato a costi e sostenibilità. La manifestazione di Fiames, pur in una versione “estiva”, è servita a dimostrare che l’Italia è in grado di organizzare eventi di portata internazionale, rassicurando sulla capacità di gestire anche le sfide più complesse del 2026.

Le ricadute economiche
Oltre alla dimensione sportiva, l’appuntamento ha un impatto diretto sul territorio. Cortina vive da anni una fase di trasformazione infrastrutturale, con investimenti che riguardano non solo lo Sliding Centre ma anche viabilità, ospitalità e servizi. Il Mondiale di spinta ha portato pubblico, delegazioni e media, generando un indotto immediato in termini di turismo e visibilità. Secondo le stime delle associazioni di categoria, eventi di questo tipo possono portare a un incremento a doppia cifra delle presenze alberghiere e rappresentano una prova generale in vista delle Olimpiadi.

Le sfide organizzative
Resta però il tema dei costi. L’impianto di Cortina è da tempo oggetto di discussione per le spese elevate e per le difficoltà gestionali a lungo termine. Dimostrare che l’investimento può avere una ricaduta non solo olimpica, ma anche continuativa, è la vera sfida per le istituzioni locali e nazionali. L’evento di Fiames va in questa direzione: utilizzare le strutture anche in assenza di ghiaccio, per allargare la platea di eventi e per mantenere viva l’attenzione internazionale sul territorio.

Un laboratorio di futuro
Il Mondiale estivo di spinta diventa così un laboratorio in vista del 2026. Unisce spettacolo sportivo e sperimentazione organizzativa, mette alla prova atleti e strutture e proietta Cortina in una dimensione che non è solo locale ma globale. La velocità e la potenza degli atleti si intrecciano con la capacità del territorio di attrarre investimenti, di consolidare il turismo e di presentarsi al mondo come una vetrina del Made in Italy.

Quando tra poco più di un anno la fiamma olimpica accenderà lo Sliding Centre, la spinta iniziale vista a Fiames troverà il suo compimento sul ghiaccio. Sarà il simbolo di un’Italia che vuole costruire futuro, sport e orgoglio nazionale.

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