Nexi Group, un polo d'eccellenza capace di guidare l'evoluzione dei pagamenti digitali in Europa

- di: Redazione
 
Le caratteristiche della PayTech Italiana leader in Europa, i passaggi cruciali avvenuti nel 2021, la mission e i programmi di breve e medio periodo, i servizi innovativi messi in campo e quelli in programma, il futuro dei pagamenti digitali, le tappe nel percorso verso una società cashless, la situazione italiana, l’effervescenza nel mondo fintech e le previsioni del suo assetto tra 5/10 anni. Intervista a Saverio Tridico, Corporate & External Affairs Director di Nexi.

Intervista a Saverio Tridico, Corporate & External Affairs Director di Nexi Group

Il 2021 è stato per Nexi un anno di grande trasformazione, caratterizzato dalla realizzazione delle operazioni di fusione con Nets e SIA, due tappe fondamentali nel percorso per la creazione della PayTech in grado di guidare e sostenere la transizione verso un’Europa cashless. Dottor Tridico, può delineare un profilo del vostro nuovo Gruppo e di come potrà guidare lo sviluppo del mercato?
Con l’integrazione di Nets e Sia si consolida un polo tecnologico e di innovazione Europeo con radici italiane, un’eccellenza capace di guidare l’evoluzione dei pagamenti digitali in Europa. Abbiamo compiuto due passi fondamentali nel percorso di creazione della PayTech italiana, una realtà che garantirà maggiore creazione di valore per tutti i nostri stakeholders, dai cittadini europei alle imprese, dalla Pubblica Amministrazione alle banche nostre partner, fino a tutte le persone che lavorano con noi. Vogliamo supportare l’intero sistema bancario e dei pagamenti digitali in qualità di partner chiave e indipendente, essere il riferimento per il mondo finanziario, rafforzare le collaborazioni con i principali operatori di sistema, come Bancomat S.p.A., CBI S.c.p.a. e Euronext Milan, con i quali abbiamo consolidato una relazione di fiducia e credibilità.

Gli osservatori affermano che questo settore sarà sempre più importante per poter garantire innovazione digitale, prodotti sicuri ed efficienti per le persone, per gli operatori commerciali, per la pubblica amministrazione e così via. Sostengono che tra 5/10 anni avremo due o tre grandi player paneuropei capaci di lavorare insieme alle banche e alle Istituzioni su progettualità complesse, sull’innovazione, sulla qualità e la sicurezza. A fianco esisterà tutta una serie di aziende specialiste in nicchie di mercato su scala più globale. È questo lo scenario in cui va letto il pool di competenze messo insieme tra Nexi, Nets E SIA?
I pagamenti digitali si stanno dimostrando fondamentali in termini di supporto alla digitalizzazione dell’economia, di semplificazione della vita quotidiana per i cittadini, di accesso ai servizi per le imprese, di maggiore efficienza per la Pubblica Amministrazione. In qualità di azienda leader in Italia e in Europa, sentiamo la responsabilità di guidare l’evoluzione di questo mercato: le operazioni con Nets e con Sia ci consentono farlo in modo ancora più efficiente, avendo raggiunto la scala, le competenze, la presenza geografica e la capacità di investimento per coprire al meglio tutta la catena del valore dei pagamenti digitali, con benefici per tutto il sistema.

Collegandoci alla domanda precedente, sembra che la vostra attenzione sia diretta in varie operazioni di M&A, in primis in Grecia e Portogallo. È così? Non le chiediamo i commentare i rumors, perché NEXI ha detto più volte che non li commenta, ma di darci dei punti di orientamento.

Come detto, il nostro Gruppo è senza dubbio ben posizionato per cogliere ulteriori opportunità di crescita organica e inorganica: nel valutarle comunque terremo sempre in considerazione i possibili benefici per i nostri clienti oltre che per i nostri azionisti.

Facciamo un passo indietro, all’architrave di ogni discorso su questi temi: si afferma che i pagamenti digitali sono un motore di cambiamento e valore per la società. Da quali e quanti punti di vista lo sono?
I pagamenti digitali sono ormai considerati un driver indispensabile per il progresso economico e sociale: favoriscono la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, garantiscono maggiore velocità, comodità, sicurezza per cittadini e imprese, concorrono a un’economia più sostenibile. Sono fondamentali, quindi, per la modernizzazione di un Paese. Il loro valore strategico è ormai indiscutibile, come testimoniano anche le recenti iniziative delle istituzioni nazionali e comunitarie, si pensi agli ingenti investimenti previsti dal Next Generation EU, che puntano anche sui pagamenti digitali per rilanciare lo sviluppo.

Lo scorso dicembre avete annunciato la nascita di NEXI Digital, hub europeo di innovazione tecnologica realizzato in partnership con Reply, azienda italiana leader in Europa nella trasformazione digitale e già storico partner di Nexi. Su cosa, più in dettaglio, si concentrerà NEXI Digital?
Nexi Digital sarà il più grande hub europeo di innovazione tecnologica legata al settore dei pagamenti. Il nostro gruppo ha deciso di internalizzare capacità strategiche di ricerca fintech che ora sono affidate all’esterno. Investire in competenze è fondamentale per essere competitivi in questo mercato, altamente specialistico, e Nexi Digital è un investimento tangibile in questa direzione: assumeremo 500 giovani talenti nel prossimo triennio. Saranno 300 i dipendenti della società in Italia - di cui 180 a Milano, presso l’headquarter di Nexi, e 120 a Bari - e 200 in Polonia. Inoltre, avvieremo collaborazioni con Università e Centri di Ricerca di eccellenza sia per individuare i talenti specializzati cui offrire nuove opportunità di lavoro, sia per collaborare allo sviluppo di nuove soluzioni digitali.

L’Italia è partita con un netto ritardo nel processo verso una società cashless e, anche se sta recuperando, è ancora assai indietro rispetto alla media dei Paesi Ue. Come vede la situazione? Le risorse del PNRR destinate alla digitalizzazione potrebbero dare la spinta per il colpo di reni necessario a colmare il gap in tempi accettabili?

È vero che siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, ma negli ultimi due anni, specialmente in conseguenza dell’emergenza sanitaria, in Italia si è verificato uno scenario in cui i sistemi di pagamento digitali sono risultati indispensabili perché hanno garantito il funzionamento dell’intero sistema economico e hanno permesso a cittadini e imprese di affrontare l’emergenza nel migliore dei modi, assicurando la continuità di servizi prioritari. Una prova in tal senso arriva dai dati del Politecnico di Milano, dai quali emerge che la penetrazione dei pagamenti digitali sul totale spesa delle famiglie italiane è ormai del 38%, in decisa crescita rispetto agli anni precedenti. Confidiamo che questi segnali di recupero vengano confermati anche in futuro. Di fatto, le nuove abitudini di spesa che vedono un crescente utilizzo di pagamenti digitali, unite alle risorse del PNRR, potrebbero dare la spinta necessaria a colmare, nel medio periodo, il gap che ci separa dagli altri Paesi Europei.

Nexi è stata inclusa per il secondo anno consecutivo nell’S&P Global Sustainability Yearbook 2022 e siete stati anche dichiarati come Top Employer Italia 2022. Avete, inoltre, ottenuto l’approvazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 da parte di Science Based Target initiative, impegnandovi a raggiungere zero emissioni nette entro il 2040, dieci anni prima del 2050, che è l’obiettivo globale stabilito nell’Accordo di Parigi. Cos’è per voi la sostenibilità sia in termini ambientali che economici che sociali?
La sostenibilità è centrale nella quotidianità di tutte le persone di Nexi e lo dimostrano proprio i riconoscimenti che abbiamo ottenuto recentemente. Una grande società che voglia vivere da protagonista sul mercato finanziario nazionale e internazionale ha l’obbligo professionale e morale di aderire a quei principi di sostenibilità ambientale, sociale e di buon governo aziendale che ormai orientano anche le scelte d’investimento di tutti i più importanti fondi del mondo. Per questo vogliamo che anche i nostri fornitori e tutti i nostri stakeholder aderiscano ai nostri stessi principi. Vogliamo crescere in Italia e in Europa non solo come PayTech leader di mercato, ma anche come eccellenza e punto di riferimento sui temi ESG: per questo la nostra strategia di business è integrata con una vocazione totale alla sostenibilità.
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