MIC - Misery Index Confcommercio: indagine macroeconomica sul disagio sociale

- di: Barbara Bizzarri
 
Il MIC (Misura Integrata del Ciclo economico) del mese di ottobre 2024 ha confermato i minimi storici raggiunti a settembre, attestandosi a 8,8. Questo livello riflette un quadro complesso, caratterizzato da una lieve riduzione della disoccupazione estesa, scesa al 6,4%, e un’accelerazione del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, che ha raggiunto l’1,0% rispetto allo 0,5% del mese precedente.
I dati forniti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro indicano un incremento di 47.000 occupati rispetto a settembre e una contestuale riduzione di 58.000 persone in cerca di lavoro, sviluppi che hanno spinto il tasso di disoccupazione ufficiale al 5,8%, valore che eguaglia il minimo registrato nell’aprile del 2007. Tuttavia, a fronte di tali miglioramenti, si registra una crescita degli inattivi: +28.000 su base mensile e un preoccupante +378.000 su base annua.

MIC - Misery Index Confcommercio: indagine macroeconomica sul disagio sociale

Questo fenomeno appare particolarmente significativo per due categorie: le donne (+233.000 unità inattive rispetto a ottobre 2023) e le fasce di età tra i 15-24 anni (+173.000) e 35-49 anni (+155.000). Tali dinamiche sollevano interrogativi sul futuro della partecipazione al mercato del lavoro, specialmente in considerazione delle implicazioni economiche e sociali di un trend che sembra favorire l’uscita dal mondo lavorativo.
Parallelamente, l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto ha segnato un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti. Dopo aver raggiunto un minimo a settembre, il tasso annuo è salito all’1,0% in ottobre. Le prime stime per novembre indicano un ulteriore incremento, con una variazione annua prevista al +1,4%.

Questa risalita potrebbe avere implicazioni rilevanti sul potere d’acquisto delle famiglie, già sotto pressione a causa di dinamiche di consumo poco favorevoli. Nonostante ciò, i dati ufficiali relativi al terzo trimestre 2024 e le attese per dicembre lasciano intravedere un possibile recupero della fiducia dei consumatori.
Pur mantenendosi su livelli eccezionalmente favorevoli, il MIC potrebbe subire pressioni nei prossimi mesi. La moderata crescita economica, insieme a segnali di difficoltà nel settore manifatturiero, rischia di tradursi in un deterioramento del mercato del lavoro. Inoltre, eventuali ulteriori incrementi nei prezzi dei beni ad alta frequenza d’acquisto potrebbero rappresentare un ulteriore ostacolo al consolidamento di un ciclo economico stabile.

Questi elementi combinati delineano uno scenario in cui il MIC rimane in bilico, sottolineando l’urgenza di politiche volte a rafforzare l’occupazione e contenere le pressioni inflazionistiche per una ripresa economica duratura.
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