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Borse asiatiche in rialzo tra ottimismo commerciale e corsa all’oro

- di: Matteo Borrelli
 
Borse asiatiche in rialzo tra ottimismo commerciale e corsa all’oro
Tokyo guida i guadagni, mentre l’oro tocca nuovi record spinto dalle tensioni sui dazi e dalla domanda di beni rifugio.
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Mercati asiatici: Tokyo in testa, Hong Kong e Mumbai ferme per festività
La seduta del 17 aprile 2025 ha visto le Borse asiatiche chiudere in territorio positivo, nonostante la cautela degli investitori per le incertezze legate ai dazi commerciali. Il Nikkei 225 di Tokyo ha registrato un incremento dell’1,35% a 34.377,60 punti, sostenuto da dati sull’inflazione in linea con le attese . Anche il Topix ha segnato un progresso dell’1,29% a 2.530,23 punti. 
In Corea del Sud, il KOSPI ha chiuso in rialzo dello 0,94% a 2.470,41 punti, con un volume di scambi pari a 6,5 trilioni di won. La Borsa di Taiwan ha guadagnato lo 0,8%.
Le piazze di Hong Kong, Mumbai e Sydney sono rimaste chiuse per la festività del Venerdì Santo.

Valute: euro stabile contro yen e yuan, lieve calo sul dollaro di Hong Kong
Sul fronte valutario, l’euro è rimasto pressoché invariato rispetto allo yen giapponese, con un tasso di cambio di 1 EUR = 161,98 JPY. Contro lo yuan cinese, l’euro ha segnato un lieve aumento, attestandosi a 1 EUR = 8,2948 CNY. Nei confronti del dollaro di Hong Kong, l’euro ha registrato un leggero calo, scambiando a 1 EUR = 8,8097 HKD.

Materie prime: oro ai massimi storici, petrolio in rialzo
L’oro ha raggiunto un nuovo record, chiudendo a 3.350,59 dollari l’oncia, spinto dalla crescente domanda di beni rifugio in un contesto di incertezze economiche e tensioni commerciali. Citi ha rivisto al rialzo la sua previsione per il prezzo dell’oro nei prossimi tre mesi a 3.500 dollari l’oncia, citando un raro deficit fisico del metallo. Goldman Sachs prevede che il prezzo possa raggiungere tra i 3.650 e i 3.950 dollari, con un picco potenziale di 4.500 dollari in caso di recessione.
Il petrolio ha chiuso in rialzo, con il Light Sweet Crude a 64,68 dollari al barile, sostenuto dalle aspettative di un’offerta globale più restrittiva.

Attenzione ai negoziati commerciali e alle politiche monetarie
Gli investitori restano focalizzati sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Giappone, con il presidente Donald Trump che ha dichiarato “grandi progressi” nei colloqui con il negoziatore giapponese Ryosei Akazawa. Tuttavia, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha avvertito che i dazi potrebbero portare a una crescita economica più lenta e a un’inflazione più elevata.
In questo contesto, i mercati rimangono volatili, con gli investitori che cercano segnali più chiari sulle future mosse delle politiche monetarie e fiscali.

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