Un mese pieno di colpi di scena: dalla Francia incerta alle banche under the spotlight, con Milano e Madrid in affanno e brilla l’euro.
Un agosto con il fiato sospeso
Agosto ha messo alla prova gli investitori con un mix di tensioni politiche, attese sulle mosse delle banche centrali e scossoni settoriali. Parigi è risultata la più debole, con il listino in calo di circa il 2% nel mese e di circa il 3% nell’ultima settimana, sullo sfondo di un governo in bilico. L’Euro Stoxx 600 ha chiuso leggermente in rosso (circa -0,6% nel mese e -1,4% nella settimana), appesantito dal comparto tecnologico (sottoindice a -4,6%).
Il trionfo (timido) delle banche
In controtendenza, le banche europee hanno archiviato agosto in progresso di circa +1,6%, pur frenando nella settimana finale (-4,6%). A sostenere il settore sono stati margini ancora elevati e una traiettoria dei tassi più leggibile, mentre gli asset più sensibili ai dazi e alla domanda globale hanno mostrato maggiore fragilità.
Milano, Madrid e Francoforte: riflessi a confronto
Milano ha chiuso agosto a +1,3%, dopo aver toccato nuovi massimi oltre quota 43.300 punti e limato nell’ultima settimana (-1,9%). Madrid si è confermata la regina dell’estate con un +3,9% mensile (nonostante un -2,4% settimanale), mentre Francoforte ha segnato -1,4% nel mese e -1,5% nell’ottava conclusiva.
Il podio di Piazza Affari: banche in primo piano
Tra i titoli milanesi hanno brillato Banca Mediolanum (+12,8% ad agosto), Banco BPM (+7%) e Mediobanca (+6,7%). Il mese ha visto lo stop all’operazione su Banca Generali e il balzo delle adesioni all’offerta su MPS (poi tra i peggiori della settimana con -3,5%). Nell’ottava hanno sofferto anche Intesa Sanpaolo, UniCredit e Fineco (intorno a -4%). La maglia nera settimanale è andata a TIM (-10,9%) dopo lo stop alle trattative con Iliad, mentre su base mensile il peggior calo tra i big è di Ferrari (-6,7%).
Forex, materie prime e bitcoin nel mirino
Nel Forex, l’euro si è rafforzato di circa +2,6% sul dollaro. Nel mondo crypto il Bitcoin ha perso circa -8% nel mese e -3,7% nella settimana. Tra le materie prime, il Brent ha chiuso agosto a -7,6% (ma +0,7% nell’ultima settimana) e il WTI a -9,6% (con -0,4% settimanale). Il gas ha lasciato sul terreno circa -6% nel mese (-4,9% la settimana), mentre l’oro ha guadagnato circa +5% ad agosto e +3,2% nell’ottava, confermandosi bene rifugio in un contesto nervoso.
Commenti e scenari futuri
“Nonostante l’instabilità politica francese, manteniamo una visione positiva sull’Europa”, affermano analisti di Goldman Sachs, Citigroup e JPMorgan.
“Il settore bancario europeo continua a brillare”, sostengono strategist di primarie case d’investimento del continente.
La fotografia è netta: i rischi politici e geopolitici restano, ma la tenuta del credito e il sostegno di un euro più forte attenuano gli scossoni. Se la BCE manterrà l’impostazione e la Fed opterà per un approccio più morbido a settembre, lo scenario di fine anno potrebbe restare costruttivo, pur con volatilità elevata sui comparti più ciclici e sul tech.
Gli elementi essenziali
Un agosto “elettrico” per l’Europa: Parigi debole, Madrid in spolvero, Milano in progresso. Banche resilienti, tecnologia zavorrata, euro e oro in evidenza. I prossimi movimenti delle banche centrali faranno da spartiacque.