Asia in rosso tra timori su export tech e sanzioni al greggio russo; Mumbai corre sui massimi di periodo. dollaro tonico, yen debole, oro in pausa. futures europei senza direzione chiara prima dell’apertura.
Le piazze asiatiche di oggi 23 ottobre 2025 hanno mostrato un quadro teso e disomogeneo, con prevalenza di vendite sui listini nord-asiatici mentre Mumbai ha chiuso sui massimi dell’anno. Il mercato ha prezzato il doppio shock di Wall Street in calo e dell’impennata del petrolio dopo nuove sanzioni a player russi; sullo sfondo, crescono i timori per ulteriori restrizioni statunitensi sull’export tecnologico.
Tokyo frena
Il Nikkei 225 ha chiuso in ribasso a circa 48.509 punti (-1,6%), zavorrato dai tecnologici e da uno yen debole sopra ¥152 per dollaro, condizione che non ha evitato l’ondata di prese di profitto. “Il rimbalzo del dollaro e il rumore geopolitico schiacciano l’appetito per il rischio”, ha commentato un operatore.
Hong Kong e Cina in calo
A Hong Kong l’Hang Seng ha archiviato 25.721 (-0,24%). In Cina il Shanghai Composite è sceso a 3.881,94 (-0,8%), mentre lo Shenzhen Component ha chiuso a 12.849,86 (-1,1%), penalizzato da vendite su consumer tech e mid cap.
Seoul e Taipei divergono
In Corea il Kospi ha terminato a 3.835,79 (circa -1,2%) dopo un avvio nervoso; realizzi su chip e internet. Taipei ha tenuto meglio: Taiex 27.567,39, con denaro sui semiconduttori.
Sydney e Singapore più solide
Sydney, S&P/ASX 200 poco sopra 9.005 (+0,1%), spinto da energia e gold miners. Singapore ha chiuso con lo STI a 4.394,84 (+0,3%).
Mumbai sui massimi dell’anno
Sensex 85.154,15 e Nifty 50 26.057,20, nuovi massimi a 52 settimane grazie al traino dell’IT e al clima favorevole su un possibile accordo commerciale India-USA. “Gli investitori premiano la visibilità sugli utili del secondo semestre”, la lettura di un gestore locale.
Sud-est asiatico in recupero
Jakarta in ripresa a 8.243,73 (+1,1%); Bangkok (SET) a circa 1.302 (+0,9%); Kuala Lumpur (FBM KLCI) poco mossa in area 1.602; Manila (PSEi) attorno a 6.025/6.040; Ho Chi Minh City (VN-Index) in area 1.680, moderatamente positiva.
Wellington positiva
NZX-50 13.377 (+0,53%) con acquisti su healthcare e retail.
Valute: dollaro in spinta
Il dollaro resta tonico in vista del CPI USA; EUR/USD nell’area 1,158–1,161, USD/JPY sopra 152, USD/INR più forte verso 87,8, con la banca centrale indiana attenta a difendere area 88.
Materie prime: greggio in rally, oro in pausa
Brent intorno a 64 $/b e WTI a ~60,8 $/b dopo le sanzioni; il gas TTF resta sui 31–32 €/MWh. Oro poco sotto 4.100 $/oncia per prese di profitto dopo il record settimanale.
Futures Europa: apertura cauta
Futures DAX leggermente negativi (circa -0,1%), Euro Stoxx 50 piatto, FTSE 100 invariato/lievemente positivo: avvio cauto atteso per le Borse europee tra petrolio alto, dollaro forte e trimestrali miste.