Aperture dei principali mercati in Asia
Hong Kong esordisce in forte rialzo: l’indice Hang Seng segna +1,32%, a 26.431,90 punti.
Shanghai riparte in positivo: Composite +0,23% a 3.884,34 punti. Shenzhen avanza di +0,17% a 2.472,88.
Mumbai (India): apertura in progresso. Il Nifty 50 guadagna circa +0,28% a 25.074,45; il BSE Sensex sale di circa +0,26% a 81.758,95.
Tokyo (Giappone): il Nikkei aggiorna i massimi intraday con un avvio attorno a +0,7%, ma gli operatori segnalano un mercato “tirato”. “Il rally è impressionante, ma gli indicatori di breve suggeriscono cautela; il mercato appare surriscaldato”, osserva l’analista Seiichi Suzuki di Tokai Tokyo Research.
Valute e dinamiche del dollaro
La rupia indiana, reduce da un nuovo minimo storico, apre attorno a 88,36-88,38 per USD, sostenuta da un modesto sollievo dopo i dati USA ma ancora fragile per via delle richieste di dollari da parte degli importatori. “Il dato sull’inflazione USA aiuta le valute emergenti, ma con la rupia su nuovi minimi il rimbalzo sarà complesso”, commenta un trader a Mumbai.
Sul fronte dei cambi principali, il dollaro mostra un lieve indebolimento di tono mentre restano vive le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. L’euro mantiene un’impostazione laterale positiva, mentre diverse valute asiatiche registrano un lieve recupero in apertura.
Materie prime: petrolio, gas e oro
Il petrolio Brent oscilla in area 65,80-66,00 dollari al barile, in calo moderato complice l’incertezza sulla domanda globale. Il WTI segue a breve distanza.
Il gas naturale europeo resta volatile ma senza strappi in apertura asiatica, con gli operatori che monitorano scorte e flussi.
L’oro gravita vicino ai massimi storici: la combinazione di aspettative su una Fed più morbida e rischi geopolitici sostiene il metallo prezioso, nonostante fisiologiche prese di profitto.
Futures sull’Europa
I futures europei indicano un avvio in lieve progresso per le principali piazze del Vecchio Continente. Attesi spunti positivi su FTSE 100, DAX e CAC 40, in scia al sentiment asiatico e alle attese di una politica monetaria USA meno restrittiva.
Il filo conduttore del mercato
In primo piano rimane l’aspettativa di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già nel breve, con la possibilità di ulteriori interventi più avanti nell’anno. L’attenzione degli investitori è puntata sui dati di inflazione USA e sulle indicazioni delle banche centrali in Europa.
Dati e segnali da monitorare
Tra i driver di giornata: la traiettoria dell’inflazione statunitense, i flussi verso i mercati emergenti, la domanda di dollari da parte delle economie importatrici e le prossime dichiarazioni della Banca centrale europea. Un quadro che, per ora, sostiene l’idea di aperture positive in Europa sulla scia dell’Asia.