Medio Oriente: circondata Gaza City, Israele si prepara all'assalto ad Hamas

- di: Redazione
 
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di avere "circondato Gaza", definendo l'accerchiamento un "passo significativo" nella lotta contro Hamas.
"Continueremo ad attaccare con forza e a intensificare le nostre operazioni di terra nel nord della Striscia di Gaza e nella Grande Gaza City", ha affermato l'IDF, le forze armate israeliane che, anche ieri, hanno esortato i residenti nel nord di Gaza a spostarsi a sud.
"Stiamo intensificando il nostro attacco e questo sta già accadendo stasera in modo significativo", ha avvertito l'IDF.

Medio Oriente: circondata Gaza City, Israele si prepara all'assalto ad Hamas

Ieri, intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando nella base aerea di Ramon in Israele, ha ripetuto che "non ci sarà cessate il fuoco senza la restituzione degli ostaggi", respingendo gli inviti che, da più parti, sono giunti per una tregua che consenta soluzioni umanitarie per i residenti.
Secondo Israele, sono almeno 241 gli ostaggi tuttora in mano ad Hamas.

Nel tentativo d trovare una soluzione negoziale a questa fase del conflitto, ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken si è recato in Iraq, dove ha incontrato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani. La visita di ieri segue quelle che Blinken ha fatto, nei giorni scorsi, in in Israele, Giordania e Cisgiordania.
Blinken, parlando con i giornalisti, ha detto che l'incontro con al-Sudani è stato produttivo e, nel corso del quale, ha sottolineato la necessità di prevenire ricadute dal conflitto a Gaza.

"Ho affermato molto chiaramente che gli attacchi e le minacce provenienti dalle milizie allineate con l'Iran sono totalmente inaccettabili"
, ha detto Blinken. "Non stiamo cercando un conflitto con l'Iran. Lo abbiamo detto molto chiaramente. Ma - ha aggiunto - faremo ciò che è necessario per proteggere il nostro personale. Stiamo lavorando molto duramente per garantire che il conflitto a Gaza non si intensifichi, non si diffonda in altri luoghi, sia qui, sia altrove nella regione". Rispondendo ad una domanda sull'affermazione dei leader arabi secondo cui sarebbe accettabile solo un cessate il fuoco totale, Blinken ha detto: ''Penso che tutti apprezzerebbero una pausa umanitaria: su questo non c'è dubbio".

Le pause, ha spiegato, "fanno avanzare le cose che stiamo tutti cercando di realizzare", tra cui portare più aiuti umanitari a Gaza, far uscire le persone dalla città e riportare a casa gli ostaggi.
Nel suo incontro con il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, Blinken ha affermato che l'Anp "sta giocando un ruolo molto importante in questo momento in Cisgiordania nel tentativo di mantenervi la stabilità''.
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