Marzocchi Pompe: ricavi netti a +28,6% e vendite record nel primo semestre 2022

- di: Daniele Minuti
 
Marzocchi Pompe ha reso noti i dati preliminari per il primo semestre 2022 e nei dati diffusi vengono esposti i trend previsti per il prossimo triennio, che erano stati già delineato con una nota pubblica lo scorso 30 marzo.

Marzocchi Pompe comunica i dati preliminari per il primo semestre 2022

I ricavi netti consolidati si attestano complessivamente a 25,6 milioni di euro, numero in aumento di 28,6 punti percentuali rispetto a quello registrato nello stesso periodo dell'anno precedente (+24,4% rispetto al secondo semestre del 2021).

Le vendi segnano un nuovo record per il gruppo, con il comparto Core Business che sale di 26,8 punti percentuali rispetto al semestre precedente e di 33 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Bene anche le vendite del comparto Automotive, che segnano un +14,9% rispetto al secondo semestre 2021 e un +12,8% su base annuale. Si segnala un'ottima crescita del mercato statunitense, che sale di 6,5% punti percentuali rispetto alla fine dello scorso anno.

Una salita delle vendite dovuta alla politica che si concentra sulla gestione delle scorte, che ha permesso di evitare interruzioni nella catena logistico-produttiva nell'ambito di un rincaro del capitale circolante. Questo ha portato l'indebitamento finanziario netto a 10,2 milioni di euro (+30,3% rispetto alla fine del 2021), dato che non preoccupa data la solidità patrimoniale e finanziaria del gruppo.

Gabriele Bonfiglioli, Amministratore Delegato di Marzocchi Pompe (nella foto), ha commentato: "Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre 2022, che confermano il solido posizionamento dell’Azienda sul mercato. Va sicuramente sottolineata la flessibilità della nostra struttura produttiva che, mantenendo invariato il proprio lead time, in forte controtendenza rispetto al settore, ci sta permettendo di cogliere tante nuove opportunità. Pur in presenza di un significativo incremento delle vendite, non ci attendiamo nel periodo un proporzionale aumento dei margini, per effetto dell’inevitabile inerzia nel ribaltamento ai clienti dei notevoli incrementi dei costi delle materie prime e soprattutto energetici, verificatisi negli ultimi tempi in tutto il comparto industriale. Ribadiamo comunque la nostra convinzione che usciremo rafforzati da questa complicata fase storica, e continueremo a perseguire con grande motivazione il nostro piano di sviluppo".
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