Martinez (Associazione Italiana Avvocati di Impresa): "Calo dell'1,8% degli avvocati in Italia"

- di: Redazione
 

Lo scorso anno, il numero di avvocati in attività iscritti alla Cassa Forense è calato dell'1,8%. Una diminuzione concentrata soprattutto nel Mezzogiorno (-3,3%), in particolare fra Calabria e Basilicata (-4,8% e -4,7% rispettivamente). Male anche Puglia (-4,1%), Molise (-4%) e Sicilia è quarta (-3,6%).

Martinez (Associazione Italiana Avvocati di Impresa): "Calo dell'1,8% degli avvocati in Italia"

A livello di distretti giudiziari, dato più negativo a Catanzaro (-4,6%), seguito da Palermo (-4,4%) e Caltanissetta (-4,1%). Il trend negativo si riflette anche nelle nuove iscrizioni: nel 2023 si sono registrate 6.393 iscrizioni alla Cassa Forense a fronte di 8.043 cancellazioni, mentre nel 2022 le iscrizioni erano state 8.257 e le cancellazioni 8.698. Di conseguenza la densità di avvocati (numero di avvocati ogni 1.000 abitanti) in Italia, è scesa nel 2023 a 4 rispetto al 4,1 del 2022. Le regioni con la maggiore densità rimangono Calabria (6,6), Campania (6,0) e Lazio (5,8), mentre quelle con la minore presenza di legali sono Valle d’Aosta (1,3), Trentino-Alto Adige (1,7) e Friuli-Venezia Giulia (2,2).

La Lombardia è l’unica regione con gli iscritti in crescita (+1%), mentre salta all'occhio il dato di Messina (aumento degli iscritti del 16,4%). A livello di singoli Ordini, Lanciano registra un forte incremento (+46%), mentre l'Aquila cala del 36,6%.

Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa (nella Il numero totale è sceso dai 225.513 del 2022 ai 221.523 del 2023. Si tratta di un calo fisiologico per un Paese che ha la più alta densità di avvocati in Europa. Solo in Lussemburgo, Cipro e Grecia ce ne sono di più. Fra le grandi nazioni europee siamo al primo posto con quasi 400 legali ogni 100 mila abitanti, dato che scende a 300 per la Spagna, a 200 per la Germania e a 100 per la Francia. È anche normale che il calo maggiore in Italia si sia registrato in Calabria dove la densità di legali rimane ancora la più alta
Sul fronte economico il calo degli iscritti in Puglia, Calabria e Sicilia ha fatto salire i redditi medi degli avvocati che rimangono comunque inferiori del 40-50% alla media nazionale (44.654 euro)”.

Ci troviamo in un mercato nazionale sovraffollato" - ha concluso - "dove i grandi studi legali d’affari sono concentrati tra Milano e Roma con un processo di aggregazioni che è ancora in corso e una parcellizzazione nel resto del Paese che non garantisce redditi ai livelli di altri Paesi europei. Ci sono anche i tanti legali che lavorano nelle aziende ma è un mondo diverso dalla libera professione. In Italia il percorso formativo e d’ingresso nella professione è più lungo e selettivo rispetto a tantissimi Paesi del Mondo, forse si dovrebbe intervenire anche in questa direzione per imprimere una svolta a questa professione”.

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