Manifestazione apartitica per l’Europa: un’onda blu in arrivo. “Qui o si fa l’Europa o si muore”
- di: Bruno Coletta
La proposta di Michele Serra, avanzata sulle pagine di Repubblica, di organizzare una manifestazione a sostegno dell’Europa, priva di simboli di partito e caratterizzata esclusivamente da bandiere blu con stelle dorate, ha trovato ampio consenso tra le forze politiche del centrosinistra italiano. Tuttavia, mentre Partito Democratico (PD), Azione, Italia Viva (IV) e +Europa hanno espresso il loro appoggio, il Movimento 5 Stelle (M5S) ha scelto di non commentare.
L’iniziativa prende forma
L’idea di una manifestazione apartitica per l’Europa nasce in un momento di forte tensione politica e geopolitica. La guerra in Ucraina, le divisioni interne all’Unione Europea e le politiche economiche sempre più orientate al riarmo hanno suscitato un acceso dibattito sull’identità e sul futuro del continente. Il giornalista e scrittore Michele Serra ha quindi lanciato un appello per una grande mobilitazione, non sotto l’insegna di un singolo partito, ma con un’unica bandiera: quella dell’Unione Europea.
Il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, ha proposto di concretizzare l’iniziativa il 15 marzo a Milano, dichiarando sui social: “Ho letto l’appello di Michele Serra per una piazza per l’Europa ‘per la sua unità e la sua libertà’, senza bandiere di partito, per dire ‘Qui si fa l’Europa o si muore’ e rilancio: facciamola a Milano, presto, il 15 marzo. Tutti in piazza per l’Europa”. L’idea di Scalfarotto ha subito raccolto l’entusiasmo di molti esponenti del centrosinistra.
L’adesione del Partito Democratico e dei riformisti
Nel PD l’entusiasmo è palpabile. Il presidente Stefano Bonaccini ha condiviso l’appello di Serra, affermando: “Una piazza per l’Europa. Condivido l’appello di Michele Serra, a favore di una manifestazione per l’Europa, senza simboli e bandiere di partito".
Anche Piero Fassino ha espresso il suo sostegno, scrivendo sui social: “Sosteniamo la proposta di Michele Serra: una grande manifestazione per l’Europa, la sua unità, la sua libertà. Senza bandiere di partito e un mare di bandiere blu per dire ‘o si fa l’Europa o si muore’”.
Carlo Calenda, leader di Azione, ha manifestato il suo appoggio, dichiarando: “Aderiamo con convinzione all’appello lanciato da Michele Serra per una piazza che celebri il significato profondo dell’essere europei”. Anche +Europa, con Riccardo Magi, ha espresso pieno sostegno all’iniziativa, ribadendo la necessità di una mobilitazione a difesa dell’Unione Europea e dei suoi valori fondanti.
Le posizioni della sinistra ecologista
Non manca l’adesione anche da parte di Europa Verde e Sinistra Italiana. I co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e Fiorella Zabatta hanno dichiarato: “Quella che noi vogliamo è un’Europa che costruisce la pace, non lavora per il riarmo e sceglie la via del dialogo e della diplomazia”. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha ribadito un concetto simile: “È necessario che l’Ue risponda all’attacco del tecnocapitalismo ma evitando gli errori del passato. Se vogliamo costruire una vera unità europea, dobbiamo partire dai diritti e dalla pace”.
L’assenza del Movimento 5 Stelle
Mentre nel centrosinistra cresce l’adesione all’iniziativa, il Movimento 5 Stelle ha scelto di non pronunciarsi. Tuttavia, il leader pentastellato Giuseppe Conte ha rilanciato la sua proposta di una manifestazione contro il governo, prevista per il 5 aprile a Roma. Conte ha dichiarato: “Abbiamo avuto oggi un decretino sulle bollette mentre Meloni lavora giorno e notte per spendere altri 20 miliardi in armi e spese militari con l’ok dell’Europa. È ora di dire basta a questo governo. Ritroviamoci tutti a Roma il 5 aprile”.
Questa presa di posizione segnala una differenza sostanziale nell’approccio del M5S rispetto agli altri partiti del centrosinistra: mentre PD, Azione, Italia Viva e +Europa vedono l’Unione Europea come un valore da difendere, i pentastellati mantengono una postura più critica, ponendo l’accento sulle scelte economiche e politiche dell’attuale governo.
Il silenzio del centrodestra
Finora non sono pervenuti commenti ufficiali da parte di esponenti del centrodestra riguardo alla proposta di manifestazione europeista. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sembrano osservare l’evolversi della situazione senza prendere una posizione netta, in un momento in cui il dibattito sull’Unione Europea e sulle sue politiche è sempre più polarizzato.
Una manifestazione destinata a lasciare il segno
La proposta di Michele Serra sembra destinata a catalizzare l’attenzione di una vasta platea di cittadini e forze politiche, desiderosi di esprimere il proprio sostegno all’unità e ai valori dell’Unione Europea, in un momento storico caratterizzato da sfide e cambiamenti significativi. Se l’iniziativa prenderà realmente forma il 15 marzo a Milano, potrebbe diventare un evento simbolico per il futuro del centrosinistra e per la stessa Europa. In un contesto di crescente instabilità internazionale, la piazza blu di Serra potrebbe rappresentare un segnale forte e chiaro in difesa di un’Europa unita, libera e democratica.