Per Rishi Sunak le elezioni a luglio sono l'ultima scommessa

- di: David Lewis

24/05/2024

Dopo mesi in cui i sondaggi si inseguono, inchiodando i conservatori nel ruolo di sicuri sconfitti alle prossime elezioni generali, il primo ministro, Rishi Sunak, ha deciso di spiazzare tutti, a cominciare dall'elettorato tradizionalmente vicino ai tories, fissando la data fatale al 4 luglio.

Per Rishi Sunak le elezioni a luglio sono l'ultima scommessa

Giorno dopo il quale, probabilmente, dovrà lasciare il 10 di Downing street ad altri, dopo quattordici anni in cui, nell'iconico palazzotto, ha sempre risieduto un conservatore. Che sia stata una mossa inattesa è testimoniato dal fatto che nessuno se lo aspettava: né la gente comune, né i media - anche i sempre informati -, né, pare, la maggioranza del partito. Tutti uniti nella convinzione che le elezioni si sarebbero svolte più avanti, con la prima data utile in autunno, rispetto all'ultima scadenza che è quella del 28 gennaio 2025, in base al calendario della politica.

Non sappiamo se la scelta di annunciare le elezioni a luglio, nel corso di una conferenza stampa, sotto una pioggia battente, fuori dal 10 di Downing Street, sia stata una mossa per cercare di recuperare consensi o dettata dalla disperazione. Fatto sta che Rishi Sunak ha detto che ''i tempi incerti richiedono un piano chiaro e un’azione coraggiosa'', condensando in una stessa frase la consapevolezza delle enormi difficoltà con le quali il gabinetto (il suo o di chiunque altro) si deve confrontare e che i tempi impongono una svolta.

E chi se ne debba fare carico lo diranno gli elettori. Per alimentare la fiducia intorno a lui e al suo governo, il primo ministro, parlandone con la BBC, ha accampato i buoni risultati economici che, ha detto, lo hanno determinato ad anticipare i tempi del voto, fiducioso nel fatto che gli elettori se ne ricorderanno, quando penseranno all'inflazione domata (dal picco dell'11% dell'ottobre 2022 oggi è al 2,3%), alla crescita della macchina economica (+ 0,6% nell'ultimo trimestre) e all'aumento dei salari.

''Penso - ha detto Sunak - che sia chiaro che, anche se c’è del lavoro da fare e le persone stanno appena iniziando a percepirne i benefici, abbiamo girato l’angolo e riportato la stabilità economica''.
L'idea che qualche commentatore si è fatta è che forse Sunak pensa che i risultati economici siano il meglio che potesse sperare per ''auto-lanciarsi'' nella corsa alla conferma, ma potrebbe essere stato un azzardo.
Quindi, se i conservatori, presumibilmente, metteranno in vetrina i risultati degli ultimi mesi, i laburisti, che ambiscono a scalzarli dalla guida del Regno Unito, si concentreranno su un'unica strategia: i guasti che hanno causato al Paese quattordici anni di ininterrotta guida tory.

I temi della campagna elettorale saranno un mix tra quelli tradizionalmente cari agli elettori (economia, bilanci delle famiglie, conseguenze della Brexit, la più recente) ad altri che fino a qualche decennio fa non erano in cima ai pensieri dei britannici, come ad esempio l’immigrazione e la gestione dei richiedenti asilo. Un tema, quello dell'immigrazione, che, tra progetti, piani, leggi e sentenze, è fortemente divisivo. E il fatto che la migrazione netta verso il Regno Unito è diminuita del 10% nel 2023 da un livello record verrà sfruttato dai conservatori come simbolo del buon governo. L'obiettivo che i laburisti si devono porre è cercare di emulare l'ampiezza della vittoria di Tony Blair (su John Major) nel 1997. Per farlo devono aumentare i propri voti di circa il 12 %. Cosa affatto facile e meno ancora scontata.
Ieri i mercati borsistici del Regno Unito hanno accolto con qualche perplessità l'annuncio del voto, mentre la sterlina si è apprezzata, anche se leggermente, rispetto al dollaro, perdendo invece nel rapporto con l'euro.

Tags: sunak, esteri, gran bretagna, regno unito

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