Laureati e diplomati sempre più introvabili, crescono le difficoltà delle imprese

- di: Barbara Bizzarri
 
Il 2024 si prospetta un anno critico per il mercato del lavoro italiano, con notevoli difficoltà di reperimento di personale che sfiorano il 70%. Tra i titoli di studio più introvabili emergono quelli in ingegneria elettronica e dell’informazione, il sistema moda e l’indirizzo legno.

Laureati e diplomati sempre più introvabili, crescono le difficoltà delle imprese

Allo stesso tempo, le imprese dell’industria e dei servizi sono alla ricerca di oltre 2,1 milioni di profili con qualifiche o diplomi del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), ma dichiarano di incontrare difficoltà nel trovare almeno la metà delle figure necessarie.

Il Sistema Informativo Excelsior: la fotografia di un mismatch crescente


A delineare uno scenario lavorativo caratterizzato dall’incertezza è il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere, realizzato in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Questo strumento evidenzia le dinamiche di un mercato sempre più segnato dal mismatch tra domanda e offerta. Le imprese hanno programmato per il prossimo anno 5,5 milioni di assunzioni, di cui il 40% destinato a laureati, diplomati ITS Academy e IeFP, che però risultano essere particolarmente difficili da trovare e assumere, un dato allarmante che riflette criticità strutturali e l’urgenza di interventi sistemici.
A rendere accessibili queste informazioni contribuisce Excelsiorienta, un portale rinnovato che offre a studenti e docenti strumenti intuitivi per orientarsi tra percorsi formativi e professioni. Il sito, arricchito da funzioni come OrientaGame basato sulla gamification, consente ai giovani di esplorare le proprie attitudini in relazione alle esigenze del mercato. Il portale è uno dei protagonisti di Job&Orienta, il salone nazionale su orientamento, scuola e lavoro in corso a VeronaFiere, che pone l’accento sull’importanza di ridurre il gap tra domanda e offerta.

Le difficoltà di reperimento: un problema strategico

“La difficoltà di reperire personale è una questione cruciale per il nostro sistema produttivo,” spiega Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “Il progressivo invecchiamento demografico aggraverà ulteriormente il mismatch nei prossimi anni. Per contrastare questa tendenza serve un approccio integrato che comprenda orientamento, dialogo scuola-impresa e politiche per valorizzare i giovani talenti”.
Le Camere di Commercio hanno potenziato i loro strumenti per sostenere questo processo: iniziative come il portale Storie di Alternanza e il Servizio Nuove Imprese aiutano giovani e aspiranti imprenditori a muoversi consapevolmente nel mercato del lavoro, offrendo risorse per l’alternanza scuola-lavoro e supporto alla creazione d’impresa.

I titoli di studio più richiesti e quelli più introvabili

Per il 2024, le imprese prevedono l’inserimento di 772mila figure con un titolo terziario, tra cui 691mila laureati. I corsi di laurea più richiesti includono indirizzi economici (205mila), ingegneria (143mila) e insegnamento e formazione (111mila). Tuttavia, sono ben 352mila i cosiddetti “introvabili”, come i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione, seguiti da quelli nel settore sanitario e paramedico, con percentuali di irreperibilità che superano il 70%. Anche i diplomati ITS Academy sono sempre più richiesti, in particolare nei settori meccatronica, ICT e servizi alle imprese, ma per il 61% dei casi risultano introvabili, con picchi dell’87,5% nell’ambito energia.
A livello secondario tecnico-professionale, gli indirizzi più richiesti sono amministrazione, turismo, meccanica e logistica: anche in questo caso, il 49% dei diplomati tecnico-professionali è praticamente assente, con criticità maggiori per il sistema moda, meccanica e costruzioni.

Le professioni più ambite dall’IeFP: un paradosso di domanda e offerta

Le imprese italiane programmano 2,1 milioni di assunzioni per profili con qualifiche o diplomi IeFP. Tra gli indirizzi più richiesti figurano ristorazione (443mila), logistica (256mila) e meccanico (241mila): ma il settore legno presenta un gap del 71%, seguito da termoidraulica (69,5%) ed elettrico (67,5%). Attestate su valori rilevanti, superiori al 60%, anche le difficoltà per le ricerche delle imprese di profili di sbocco dell’IeFP con indirizzi quali lavorazioni artistiche, grafico-cartotecnico e meccanico.

Un piano strategico per il futuro del lavoro

I dati desunti dalla ricerca evidenziano l’esigenza di una strategia nazionale che valorizzi le competenze, rafforzi il dialogo tra scuole e imprese e, soprattutto, trattenga i giovani talenti in Italia. Progetti come Excelsiorienta e le iniziative di Unioncamere rappresentano un passo avanti, ma il successo dipenderà dalla capacità del sistema educativo e produttivo di lavorare in sinergia per affrontare le sfide del futuro.

Tags: lavoro
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