Istat: "A luglio inflazione rivista al rialzo: +0,5 su base mensile"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i suoi dati relativi all'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività del luglio 2021 che, al lordo dei tabacchi, registra una crescita dello 0,5% su base mensile contro l'aumento dello 0,1% registrato nel mese precedente (+0,2% rispetto alle previsioni). La salita dell'inflazione su base annua arriva quindi all'1,9% (+1,3% rispetto al mese precedente e +1,8% della stima preliminare).

L'Istat chiarisce: "L'accelerazione tendenziale dell'inflazione è dovuta principalmente a quella dei prezzi dei Beni energetici (da +14,1% di giugno a +18,6%) e in particolare di quelli della componente regolamentata che registrano a luglio un'impennata della crescita (da +16,9% a +34,2%), mentre i prezzi della componente non regolamentata rallentano (da +12,8% a +11,2%). Contribuiscono all'accelerazione, seppur in misura minore, i prezzi degli Alimentari lavorati (da -0,4% a +0,2%), quelli degli Alimentari non lavorati (da -1,1% a -0,2%), i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1% a +1,3%) e la minore flessione di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da -1,4% a -0,2%)".

Al netto di energetici e alimentari freschi, l'inflazione di fondo e quella al netto dei soli beni energetici crescono di 0,6 e 0,4 punti percentuali, partendo entrambe da +0,3% di giugno. L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto specialmente all'aumento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, dell'11,3%, accompagnata dalla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti di 1,1 punti percentuali e di quello dei Servizi ricreativi e culturali (0,8 punti percentuali). Scendono i prezzi degli Alimentari non lavorati, dell'1,6%, mentre l'inflazione acquisita per l'anno in corso aumenta dell'1,6% per l'indice generale e dello 0,8% per la componente di fondo.

Capitolo IPCA: viene registrata una diminuzione di un punto percentuale rispetto al mese scorso, dovuta principalmente dei saldi estivi  e anche una crescita dello stesso valore su base annua(dalla crescita di 1,3 punti percentuali di giugno) con una stima preliminare dello 0,9%. Il rallentamento dell'IPCA è causato dai prezzi del settore Abbigliamento e calzature che su base annua arrivano a un -12,1% per via del calo congiunturale dello stesso periodo nel 2020, quando i saldi furono posticipati.

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