European Payment Report di Intrum: "L'inflazione preoccupa il 50% delle imprese italiane"

- di: Daniele Minuti
 
Intrum ha pubblicato la ventiquattresima edizione dell’European Payment Report, a cui hanno preso parte più di 11.000 aziende europee (800 italiane) i cui top manager hanno dato le loro opinioni sulla situazione economica attuale.

Intrum pubblica l'European Payment Report

Dal report è chiaro come le imprese proseguano a dare priorità alla crescita (55% in Europa, 58%) anche tramite nuova finanza. Ma in previsione di nuovo aumento del costo del denaro, nel 59% dei casi le imprese sono più caute rispetto a piani di finanziamento e spesa. Le aziende devono infatti affrontare nuove criticità dopo le difficoltà della pandemia, come l'aumento dell'inflazione abbinato a un periodo di bassa crescita, che potrebbe portare alla stagflazione.

Il 51% delle imprese italiane è preoccupata del rallentamento nello sviluppo dell'attività per via dell'aumento dei prezzi (oltre il 50% sostiene che non ci siano le premesse per soddisfare le richieste di aumento dei salari). Il 53% ritiene che possa influire negativamente anche sui pagamenti dei fornitori.

Nonostante ciò, solo il 18% delle imprese si affida a gestori di credito, strada percorribile in caso di peggioramento della gestione degli incassi per l'anno in corso, in modo da tagliare le tempistiche di incasso, con i pagamenti puntuali che risultano cruciali per alimentare la crescita di prodotti e servizi secondo il 60% delle imprese ascoltate (la stessa percentuale vuole migliorare la gestione dei ritardi nei pagamenti ma ha difficoltà per le poche figure formate e competenti sul mercato del lavoro).

La nota ufficiale spiega: "L’efficacia nella gestione del credito da parte dei principali operatori del mercato è garantita anche da recenti investimenti in tecnologia e analisi di big data che risulterebbero antieconomici per le singole aziende. La puntualità dei pagamenti gioca un ruolo centrale anche in ambito ESG Dall’EPR emerge altresì che la puntualità dei pagamenti è centrale anche nell’ambito ESG: il 67% delle imprese italiane ritiene che sia cruciale per costruire e mantenere il necessario rapporto di fiducia con i fornitori e ritengono che le tempistiche di pagamento dovrebbero far parte dei KPIs rendicontati nell’ambito del reporting di sostenibilità. Circa il 70% degli intervistati ritiene che le imprese più grandi abbiano la responsabilità nei confronti della società di garantire pagamenti puntuali ai fornitori più piccoli".

Fondamentale quindi una presa di coscienza degli operatori, col 60% che ammette di pensare raramente all'impatto negativo di un ritardo di pagamento: il 64% degli intervistati italiani dichiara di aver accelerato gli sforzi per diventare più sostenibile, requisito ormai fondamentale per presidiare i vari mercati di riferimento. Il tutto senza sottovalutare le sfide e gli effetti derivanti dalla pandemia, che si sentono ancora per le imprese italiane: il 40% ritengono che servirà ancora un anno per tornare ai livelli pre-pandemia, rispetto al 35% della media europea.
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