The Italian Sea Group: il Ceo Giovanni Costantino parla della crescita del Gruppo
- di: Redazione
L’acquisizione in asta fallimentare di Perini Navi, il debutto nel segmento Euronext Milan di Borsa italiana, le preziose sinergie con il Gruppo Lamborghini e con Giorgio Armani, il forte rilancio del settore nautico con The Italian Sea Group a fare da protagonista, le strategie per un una forte fase di crescita, le prospettive di medio periodo e le scelte di lungo periodo. Intervista al Founder & Ceo di The Italian Sea Group (TISG), Giovanni Costantino.
Intervista al Ceo di The Italian Sea Group, Giovanni Costantino
Partiamo dalla notizia che, nel dicembre scorso, ha fatto rumore nell’ambiente nautico e non solo: l’acquisto per 80 milioni di euro, da parte di The Italian Sea Group, in sede di terza asta fallimentare, di Perini Navi. Lei, in un’intervista, aveva dichiarato che “l’interesse per Perini Navi è quasi una conseguenza logica del mio percorso”. Cosa significa per il vostro Gruppo, in termini di benefici attesi, questa acquisizione? I vostri concorrenti nell’asta hanno affermato che avete pagato un prezzo troppo alto…
L’acquisizione di Perini Navi rappresenta un traguardo di eccezionale importanza strategica per The Italian Sea Group, sia in ottica di crescita, sia perché si sposa perfettamente con le nostre competenze nel settore della vela, già ampiamente riconosciute dal mercato e dai più autorevoli broker internazionali che hanno espresso un consenso totale e grande soddisfazione per le nostre scelte.
Siamo certi che ci sono tutti i presupposti per valorizzare gli storici marchi Perini Navi e Picchiotti Yacht come meritano.
Un altro grande momento del 2021 per The Italian Sea Group è stata la quotazione in Borsa, nel segmento Euronext Milan di Borsa Italiana, avvenuta il 4 giugno. E anche qui avete centrato l’obiettivo, con il titolo del suo Gruppo che chiuse con il 7% in più del prezzo di offerta e con Giorgio Armani che, oltre a disegnare nuovi Admiral di 72 metri, è entrato come azionista. Da dove deriva la decisione di quotarvi e cosa significa per TISG?
La decisione di quotarci è nata dalla considerazione che la Borsa, secondo noi sinonimo di trasparenza e futuro, ci avrebbe permesso di acquisire maggiore visibilità e di rafforzare ulteriormente la fiducia del mercato internazionale verso la nostra azienda.
I nostri clienti infatti sono tutti stranieri, e come detto poc’anzi la quotazione non può che essere una fonte di maggiore sicurezza e quindi un ulteriore vantaggio competitivo per noi.
Tra i tanti momenti importanti vissuti da TISG nel 2021 va segnalato anche il progetto del ‘Tecnomar for Lamborghini 63’, un 20 metri ispirato alla super-car Sián Fkp 37, disegnato in collaborazione con Lamborghini Auto e in grado di raggiungere i 63nodi. Il progetto aveva preso il via a inizio 2020 e il 24 giugno 2021 è stato varato il primo ‘Tecnomar for Lamborghini 63’, costruito in una nuova struttura interamente dedicata a quella che viene definita ‘l’avanguardia delle luxury speed boat’. Che valore strategico ha questa sinergia con Lamborghini?
La partnership con Automobili Lamborghini ci sta dando grandi soddisfazioni. Rientra nel nostro percorso di brand extension con marchi del luxury, del fashion e dell’high technology italiano ed è in linea con l’elevato posizionamento di The Italian Sea Group.
Restando sul tema partnership, come sta andando quella con Giorgio Armani? Una partnership, questa, che rappresenta l’incontro tra il mondo dell’alta moda, dove Armani è ‘Re’, e quello della nautica di alta e altissima gamma rappresentato da TISG, vero colosso del Made in Italy nel settore…
La partnership con Giorgio Armani, che prevede per il momento la costruzione di quattro yacht fino a 72 metri, rappresenta l’incontro tra l’eccellenza del mondo della nautica e quello della moda. Una collaborazione in cui si fondono i valori del marchio Armani e l’avanguardia tecnologica e di design di The Italian Sea Group. L’eleganza, la ricercatezza e lo stile senza tempo di Armani contribuiscono ad accrescere anche la nostra sensibilità estetica per un’alleanza di cui sono estremamente orgoglioso.
Parliamo dell’andamento della nautica. Dopo la crisi seguita allo scoppio della Grande Recessione, negli ultimi anni sta vivendo un rilancio poderoso e, rispetto ad altri comparti, ha mostrato maggiore resilienza nel 2020, durante la fase acuta dalla pandemia, in particolare nelle imbarcazioni fino a 100 metri. In questo contesto di forte rilancio, un recente rapporto di Confindustria Nautica e Fondazione Symbola indica che l’Italia è leader nel mondo per saldo commerciale della nautica. Che caratteristiche ha questo rilancio e quali i segmenti più promettenti?
Il comparto della nautica è tornato ad essere molto dinamico. Il segmento degli yacht di grandi dimensioni si è dimostrato più resiliente rispetto ad altri settori, anche in considerazione del fatto che la clientela fidelizzata, internazionale e costituita da soli Ultra High Net Worth Individuals, meno esposti a scenari economici recessivi. La tendenza del mercato indica, a livello globale, una richiesta sempre più marcata di yacht dalle forme non convenzionali, tant’è vero che anche gli Explorer e i Supply Vessel stanno conquistando sempre di più il mercato sia per le loro performance sia per il layout particolare.
Noi continuiamo ad investire nell’innovazione stilistica e nella ricerca dei dettagli totalmente custom: ogni nostro yacht infatti è unico e non replicabile.
Per il Gruppo TISG il 2020, nonostante le difficoltà comunque dettate dalla pandemia, ha portato grosse soddisfazioni: 15 navi in costruzione, senza considerare i Tecnomar for Lamborghini 63, importanti investimenti per ampliare il sito produttivo, 148 nuove assunzioni e conferma della grande solidità del modello di business. Il 2021 come è andato e qual è la guidance per il 2022? Quali i segmenti del business che ritenete più promettenti nel medio periodo?
Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi totali del gruppo sono stati pari a 127,8 milioni di euro rispetto ai 73,5 (+73,9%) dello stesso periodo 2020; l’EBITDA è salito da 8,7 a 17,4 milioni (+99,7%), con un’incidenza sui ricavi totali pari al 13,6%. La posizione finanziaria netta risulta positiva per 3,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto a un indebitamento finanziario netto di 10,7 al 30 settembre 2020 e di 8,3 milioni al 31 dicembre 2020. Gli investimenti sono stati di 20,1 milioni, più che triplicati rispetto ai 6,7 dei primi nove mesi 2020 (+201,6%). Il 2022 è iniziato molto bene e abbiamo attese assolutamente positive per l’anno in corso. L’integrazione con Perini Navi porterà una serie di benefici a livello di Gruppo quali l’espansione della capacità produttiva che renderà possibile un raddoppio di order intake nel refit e l’acquisizione di contratti per la costruzione di altri yacht a motore di 90-130 metri, apportando significativi miglioramenti alla marginalità nella divisione refit.
Il vostro Dipartimento Ricerca e Sviluppo è impegnato nella ricerca di nuovi concept. Può svelarci, nel limite del possibile, quali? Da quello che è trapelato finora c’è il Domus 118 Tecnomar, una vera villa sul mare…
Il Domus 118 Tecnomar è un progetto fortemente caratterizzato da elementi delle imbarcazioni dai grandi volumi e da dettagli strutturali ed estetici imponenti, che sottolineano un layout audace ma allo stesso tempo elegante.
Tra i nostri progetti più avveneristici abbiamo il primo catamarano a motore, un concept futuristico che racchiude i tratti tipici di uno yacht di lusso, la sportività e le alte performance del brand Tecnomar. Le aree interne ed esterne di questo yacht di 40 metri, si alternano fluidamente grazie al design all’avanguardia di una morbida silhouette.
Stiamo costruendo l’Art Explorer, uno dei catamarani a vela più grandi del mondo, un progetto innovativo a livello tecnico, tecnologico e umano e l’Admiral Galileo, un mega yacht di 82 metri che è una vera e propria opera d’arte.
Investiamo continuamente in innovazione tecnologica per cercare di anticipare le richieste dei nostri armatori, sempre molto esigenti. Ogni anno investiamo in media l’1,5% dei ricavi in R&D, puntando sull’evoluzione e sviluppo del design, elemento fondamentale nelle imbarcazioni di lusso, e sulla propulsione.
Capitolo Sostenibilità (a 360 gradi: ambientale, economica, sociale). Come la interpreta TISG, come la declinate concretamente? Può farci qualche esempio?
Abbiamo attivato un percorso di transizione ecologica che riguarda il cantiere a 360 gradi.
Con riferimento al new building oltre al motore ibrido, già previsto su metà delle commesse, in cui l’energia cinetica prodotta dal movimento degli yacht è trasformata in elettricità per il motore stesso, TISG è impegnata nello sviluppo della propulsione a idrogeno. Ragionevolmente saremo presto pronti a realizzare un motore che sfrutti il primo elemento chimico della tavola periodica.
In cantiere abbiamo sviluppato un’estrema attenzione rispetto all’ambiente e alla gestione della diversificazione dei rifiuti costruendo un’isola ecologica, e stiamo sempre più puntando alle energie rinnovabili per supportare quasi totalmente il nostro fabbisogno interno.
A questo proposito nel 2022 verrà installato su 4 capannoni all’interno del cantiere un impianto fotovoltaico che consentirà di produrre direttamente energia elettrica riducendo in modo consistente i costi energetici. Verranno installati 5.375 pannelli per una capacità produttiva totale pari a 2.571 MWh/anno, equivalenti al 25% del consumo energetico totale del cantiere. L’energia prodotta sarà utilizzata per alimentare il ciclo di produzione delle navi, gli impianti di riscaldamento e condizionamento degli uffici, l’impianto di illuminazione e le altre necessità del cantiere.
Il progetto prevede anche l’installazione di colonnine elettriche da 22kW che alimenteranno la ricarica di 6 posti auto.
L’utilizzo dei pannelli solari contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2 di 1.208 tonnellate ogni anno, pari all’anidride carbonica “catturata” da circa 7.500 alberi e garantirà a The Italian Sea Group anche un significativo risparmio in termini economici.