INPS: crescono collaboratori e professionisti, nel 2023 circa 1,6 milioni di iscritti alla gestione separata

- di: Barbara Bizzarri
 

Nel 2023, il numero di iscritti alla Gestione separata dell'INPS ha raggiunto quasi 1,6 milioni, segnando una crescita sia tra i collaboratori che tra i professionisti: dati che emergono dall'aggiornamento dell'Osservatorio Statistico sui lavoratori parasubordinati dell'INPS, volto ad analizzare l'andamento delle iscrizioni nel periodo 2015-2023, offrendo uno spaccato delle dinamiche di questo segmento del mercato del lavoro.

Nel dettaglio, il totale dei lavoratori parasubordinati contribuenti, che include collaboratori e professionisti, è passato da 1.434.856 nel 2015 a 1.594.776 nel 2023. Guardando ai collaboratori, si nota un forte calo tra il 2015 e il 2016 (-17,4%), seguito da una fase di stabilizzazione nel 2017 (+0,1%). Successivamente, vi sono stati incrementi: +2,4% tra il 2017 e il 2018, una crescita più contenuta tra il 2018 e il 2019 (+0,8%), e poi una nuova riduzione nel 2019-2020 (-1,7%) a causa della pandemia. Tuttavia, il periodo successivo ha visto una netta ripresa: +6,8% tra il 2020 e il 2021, +5,4% tra il 2021 e il 2022, e infine un ulteriore aumento del 2,9% tra il 2022 e il 2023.

Per i professionisti, il trend è stato costantemente positivo: dal 2015 al 2023 si registra una crescita complessiva del 59,0%. Questo aumento costante è il risultato di una maggiore inclusione di categorie di professionisti autonomi e di dinamiche del mercato del lavoro che hanno favorito questo segmento.

Fattori di Variazione

Le variazioni osservate nel numero di collaboratori e professionisti sono il risultato non solo di tendenze economiche e del mercato del lavoro, ma anche di interventi normativi. In particolare, diverse modifiche legislative hanno interessato le collaborazioni, tra cui l'aumento progressivo delle aliquote contributive, che nel 2023 hanno raggiunto per i collaboratori livelli comparabili a quelli del lavoro dipendente. Tali aumenti hanno spinto alcuni lavoratori verso altre forme contrattuali, influenzando l'evoluzione del numero di iscritti.

Analisi di Genere

A livello di genere, si osservano dinamiche differenziate: tra i collaboratori, la percentuale di donne è diminuita, passando dal 39,1% nel 2015 al 37,7% nel 2023. Questo trend può riflettere una maggiore difficoltà per le donne nell’accesso a collaborazioni o una transizione verso altre tipologie di lavoro. Al contrario, tra i professionisti, la quota femminile è cresciuta sensibilmente, dal 41,9% nel 2015 al 47,1% nel 2023, evidenziando un progressivo aumento della partecipazione delle donne nelle professioni autonome.

Analisi per Fascia d’Età

Dal punto di vista anagrafico, si registra una crescita significativa nel numero di lavoratori over 60, con un aumento del 26,0% rispetto al 2015. Questo incremento riflette il prolungamento delle carriere lavorative per le fasce più anziane, anche grazie a una maggiore flessibilità offerta dal lavoro parasubordinato. Gli under 30 hanno visto un incremento del 13,6%, segno di una maggiore adesione dei giovani a forme di lavoro non tradizionali, mentre gli adulti (30-59 anni) sono aumentati del 7,0%.

Distribuzione Territoriale

Per quanto concerne invece la ripartizione sul territorio, l’aumento del numero di lavoratori parasubordinati tra il 2015 e il 2023 è stato più marcato nel Sud Italia, con una crescita del 16,0%, evidenziando un incremento dell'occupazione in questa forma di lavoro nella parte meridionale del Paese. Il Nord ha registrato una crescita del 10,2%, mentre al Centro si è assistito a un aumento del 9,5%. Questi dati indicano una distribuzione più equa delle opportunità di lavoro parasubordinato tra le diverse aree del Paese, con il Sud che recupera in parte il divario con il resto dell’Italia.

Redditi e Tipologie di Collaboratori

L'analisi dei redditi rivela una continua crescita del reddito medio per i collaboratori, a fronte di una maggiore stabilità per i professionisti. Tuttavia, i professionisti hanno subito una lieve riduzione del reddito medio fino al 2017, seguita da una ripresa nel 2018 e nel 2019. La pandemia ha colpito duramente questo gruppo, con un calo significativo del reddito nel 2020, ma dal 2021 si osserva un recupero costante.

Un dato interessante riguarda la tipologia dei collaboratori: nel 2023, il 46,3% dei collaboratori risultava avere un solo committente, con un reddito medio annuo di 21.447 euro. Questo dato mette in luce la precarietà e la dipendenza di molti lavoratori parasubordinati da un unico datore di lavoro, situazione che si avvicina a quella del lavoro subordinato, sebbene senza le stesse tutele.

Disparità di Reddito tra Uomini e Donne

Persistono, come è noto, ancora notevoli differenze di reddito tra uomini e donne: il reddito medio degli uomini è quasi il doppio rispetto a quello delle donne, evidenziando un divario di genere ancora molto marcato in questo tipo di lavoro. Amministratori e sindaci sono tra i collaboratori con i redditi più elevati, confermando la grande eterogeneità tra i contribuenti alla Gestione separata, che comprende figure professionali molto diverse tra loro in termini di guadagno e responsabilità.

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