Immobiliare, prezzi delle stanze sempre più costosi: +27% della domanda in un anno

- di: Barbara Bizzarri
 

È inarrestabile la corsa dei prezzi delle stanze in Italia, con rincari diffusi in quasi tutte le principali città universitarie e un dato complessivo nazionale che, rispetto a un anno fa, registra un +7% per le singole. Una crescita dovuta soprattutto al forte incremento della domanda, in aumento del 27% sul 2023, da parte degli studenti fuori sede, ma anche di qualche lavoratore, alla ricerca di un alloggio per il nuovo anno accademico, ormai alle porte: è quanto rileva l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, proptech Company del Gruppo di Immobiliare.it, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, che ha esaminato l’andamento dei prezzi e della domanda nel mercato delle stanze nel nostro Paese: “I dati della domanda, in costante crescita, dimostrano come quello delle stanze sia sempre un mercato molto redditizio per i proprietari - afferma Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it -. Da qui la tendenza al rialzo dei prezzi che osserviamo ormai da diversi anni e che non ha ancora terminato la sua corsa, soprattutto nelle città più gettonate che, ad ogni modo, vivono un momento di crescita dei valori in tutto il comparto e non solo in quello dei posti letto”.

Immobiliare, prezzi delle stanze sempre più costosi: +27% della domanda in un anno

Milano, oltre a essere la città più costosa d’Italia per comprare e affittare casa, si conferma il centro più oneroso anche quando si tratta di prendere in locazione una stanza: una singola costa, infatti, 637 euro al mese, in crescita del 4% rispetto a un anno fa. Proprio i prezzi alti scoraggiano tuttavia la domanda, che nel capoluogo meneghino cala dell’1% in 12 mesi, risultando una delle pochissime aree in tutta Italia, insieme alle sole PadovaNovara e Ancona, a mostrare un decremento dell’interesse. 

Tutto il contrario a Roma, invece, dove la domanda è in forte crescita (+62%), nonostante canoni che, per una singola, sono aumentati del 9% in un anno, superando di poco il tetto dei 500 euro al mese e fermandosi a 503. 

Più specificatamente, per quanto riguarda i quartieri, a Milano il più costoso è quello di Garibaldi-Moscova-Porta Nuova, dove la richiesta per una stanza singola è pari a 747 euro mensili. Al secondo e al terzo posto rispettivamente Porta Romana-Cadore-Montenero (722 euro) e Centrale-Repubblica (720 euro). A Roma, invece, la zona Parioli-Flaminio è imbattibile con 647 euro al mese, seguita da Testaccio-Trastevere (614 euro) e da Salario-Trieste (603 euro). Questi sono anche gli unici tre quartieri della Capitale a superare la soglia dei 600 euro al mese. 

Tra le città con un’importante tradizione universitaria, Bologna è al secondo posto per quanto riguarda il costo di una singola, con 506 euro al mese, in rialzo del 5% in un anno a fronte di un interesse in aumento del 7%. Dati in crescita, e in maniera più sostenuta, anche a Venezia (417 euro per una singola, +10% verso l’anno scorso), dove si registra un boom della domanda del 53%.  Si tratta tuttavia di numeri in controtendenza rispetto al resto del Paese, perché a Padova, per esempio, la domanda è infatti scesa nell’anno del 32%, mentre i prezzi sono cresciuti del 14% nello stesso periodo, superando di poco i 440 euro

Di converso, ci sono anche aree in cui l’interesse, in un anno, è cresciuto in maniera esponenziale, addirittura in tripla cifra: è il caso di Bari e Napoli, dove la richiesta è salita rispettivamente del 207% e del 185%. Buoni risultati anche per due centri lombardi come Pavia e Brescia, in rialzo, in quest’ordine, del 180% e del 160%. Crescite sopra il 100% della domanda si evidenziano infine a Foggia (+124%) e a Ferrara (+116%): “Il boom di ricerche che stanno vivendo le località del Sud, più economiche, e quelle limitrofe a un grande centro come quello di Milano mostra come la domanda si stia spostando verso poli più avvicinabili dal punto di vista della sostenibilità dei costi - prosegue Intini -. Tanti studenti, non potendo più pensare di sostenere la spesa richiesta nelle città più care, optano per atenei comunque di alta qualità ma più vicini alle loro città d’origine o alternativi alle scelte finora più tradizionali, come possono essere Bologna, Milano e Roma”.  

A Milano, Bologna e Roma seguono Firenze con i suoi 493 euro, mentre Bergamo e Padova, con 448 e 442 euro, occupano rispettivamente la quinta e la sesta posizione. Settima Venezia, dove affittare una stanza costa in media 417 euro. Chiudono la top 10 tre città con prezzi molto vicini tra loro, sempre al di sopra dei 400 euro: Torino (409 euro), Verona (407 euro) e Napoli (405 euro).  

La situazione cambia per il costo di un letto in una doppia: se, infatti, Milano detiene comunque il primato con 353 euro, al secondo posto c’è Roma con 283 euro, quindi Napoli (271 euro), Bologna, dove per affittare un posto letto in una doppia è necessario spendere 264 euro, Siena (258 euro) e Brescia (252 euro), Firenze (245 euro), Bergamo (244 euro) e Padova (237 euro) alle spalle. Infine, Torino, con 228 euro.

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