Un’indagine completa sul settore dei mutui ipotecari deve prendere in esame anche il profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti: gli esperti di Kìron Partner SpA, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, hanno analizzato i soggetti per comprendere quali sono le caratteristiche di coloro che si muovono sul mercato in un contesto economico sempre più sfaccettato.
La rilevazione, riferita all’anno 2023, prende in esame indici quali area di provenienza, area in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.
Immobiliare, mercato mutui: analisi del mutuatario 2023 Kiron
Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti il 69,7% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana (nel 2022 il valore era pari al 73,6%), ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 14,1% è rappresentato da cittadini europei e 16,2% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.
Per quanto riguarda invece l’area in cui i soggetti hanno stipulato il mutuo, si evince che la maggiore concentrazione è nella macroarea settentrionale con il 61,4%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale con valori rispettivamente del 14,1% e del 17,1%. Solo il 7,4% sottoscrive un mutuo nelle isole.
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2023 è 39,2 anni, dato stabile rispetto al 2022 quando era pari a 39,3. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 34,3%, quella più giovane pesa invece il 37,4%.
Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’86,8% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte del 9,2% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,5% di lavoratori a tempo determinato.