Una corsa del solare che illumina famiglie, aziende e politica energetica: il nostro paese accelera verso l’autonomia green.
Un record sorprendente che fa riflettere
Non è un semplice traguardo numerico, ma una vera svolta: l’Italia ha superato la soglia dei 2 011 056 impianti fotovoltaici collegati alla rete al 30 luglio 2025, con una potenza complessiva che supera i 40 GW (40 430 MW). Evoca una trasformazione strutturale del sistema elettrico nazionale.
Crescita inarrestabile: i numeri raccontano
- Nei primi sette mesi del 2025 sono stati connessi 132 276 nuovi impianti, pari a 3 354 MW di nuova capacità.
- Solo a fine maggio 2025, la penisola contava circa 1,97 milioni di impianti per una potenza di 39,5 GW, rendendo evidente il balzo successivo a 2 milioni in pochi mesi.
Dove splende di più il sole?
La distribuzione regionale evidenzia chiaramente dove il fotovoltaico è più radicato:
- Lombardia: 326 586 impianti
- Veneto: 274 699
- Emilia-Romagna: 198 003
- Lazio: 141 210
- Sicilia: 136 511
- Piemonte: 134 729
Regioni densamente popolate guidano questa svolta, ma la diffusione è ormai capillare sul territorio.
Una transizione che si conferma strutturale
Il fotovoltaico non è più un trend passeggero: tra il 2020 e il 2024, la potenza mensile installata per le utenze domestiche è cresciuta da 22 MW a 140 MW, con un picco di 188 MW nel 2023, grazie anche alla spinta del Superbonus. E nel primo semestre 2025 la media mensile resta solida a 88 MW: quattro volte quella pre-Superbonus, a dimostrazione che la domanda è sostenuta anche senza incentivi straordinari.
I motori economici di questa crescita? Da un lato, il crollo dei costi di pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo elettrochimico; dall’altro, una consapevolezza sempre più radicata del risparmio e dell’autonomia energetica.
Un commento che spinge… all’azione
“Due milioni di impianti significano milioni di famiglie, imprese e amministrazioni che hanno scelto una fonte pulita, affidabile e autonoma. Oggi il fotovoltaico non è più un’opzione marginale, è parte integrante della nostra infrastruttura energetica.” ha dichiarato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
“È il momento di accelerare sui meccanismi che sostengono l’autoconsumo e l’integrazione con gli accumuli, superando la lentezza burocratica e legislativa… per garantire prezzi dell’energia contenuti e stabili nel tempo.” ha aggiunto Viscontini.
Uno scenario europeo che premia l’Italia
A livello continentale, nel primo semestre del 2025 l’Unione Europea ha registrato oltre 230 TWh prodotti da solare, coprendo più del 20% del mix elettrico. L’Italia, benché non esplicitamente citata, emerge tra i paesi trainanti in questa transizione.
Un’opportunità da consolidare
Questo traguardo dei 2 milioni di impianti è un punto di svolta. Rappresenta non solo un successo tecnico, ma anche culturale: un’Italia che sceglie l’energia solare come baluardo contro l’instabilità delle bollette e le sfide climatiche. Ora serve uno scatto politico per superare i freni burocratici e completare l’integrazione con accumuli e comunità energetiche. Il futuro è solare, e siamo già dentro.