Gran Bretagna: mentre ci si pente della Brexit, arrivano nuove tasse
- di: David Lewis
Quando si votò per restare dentro l'Unione europea o andare via, il Regno Unito si divise a metà. Anzi, per essere più aderenti alla realtà, si spaccò in due perché i partigiani dell'una e dell'altra parte non solo si misurarono con ferocia su cosa ne sarebbe stato dell'economia del Paese, se avessero vinto gli altri, ma anche sullo shock che ci sarebbe stato, in un senso o nell'altro, nella vita quotidiana. Facile dire oggi che forse uscire dell'Ue non è stata la migliore idea del secolo, ma, all'epoca, le due fazioni si equivalevano in termini di argomenti convincenti. Ora tutto è rimesso in discussione e per un banalissimo motivo: l'idea di un nazionalismo di allora oggi sembra avere perso di inerzia, travolti come siamo, noi sudditi di Carlo II, da problemi che non pensavamo nemmeno di potessero sfiorare.
Gran Bretagna: mentre ci si pente della Brexit, arrivano nuove tasse
Oggi ci accorgiamo che la facilità che avevamo, ad esempio, quando decidevamo di trascorrere un fine settimana sul Continente oggi è un ricordo, perché ci dobbiamo mettere in fila, in entrata e uscita dal Paese, per controllare i nostri amatissimi passaporti. L'Europa poteva anche essere considerata una entità distante e inutile, ma oggi ci accorgiamo che forse era meglio restarci. Non per una questione politica (di cui a pochi interessa), ma per il vivere quotidiano. Perché ormai, sotto lo stemma della Corona, accanto a ''Honni soit qui mal y pense'', dovremmo scrivere la legge di Murphy, ''Se qualcosa può andare storto, lo farà''.
Noi pensavamo di averle viste tutte negli ultimi mesi: le porte girevoli a Downing Street, con primi ministri entrati e usciti a ritmi più comici che drammatici; gli scioperi che hanno paralizzato il Paese; l'arrivo a getto continuo di migranti che attraversano la Manica; gli ospedali senza medici e infermieri, ma assediati da pazienti.
Ma ci sbagliavamo perché, oltre all'inflazione che ci divora gli stipendi, ora ci dobbiamo preparare ad un altro salasso, che farà ancora più male perché inatteso.
In aprile milioni di famiglie britanniche si troveranno costrette a pagare somme più alte per la tasse comunali, un aumento reso necessario dal fatto che le autorità locali, in difficoltà a pareggiare i conti, ricorrono alla strada più facile: chiedere di più ai cittadini per i servizi che vengono loro offerti. Non è una ipotesi, perché il County Councils Network ha rilevato che tre quarti delle amministrazioni locali, che svolgono compiti di assistenza sociale, nei dettagli dei bilanci che hanno pubblicato anticipano che stanno pianificando un aumento del 5%. Che forse in termini assoluto non appare come granché, ma se lo si aggiunge al prezzo del cibo che è cresciuto, alle bollette per l'elettricità, all'aumento della benzina...
E non è che il 5 per cento sia un aumento scelto con oculatezza e guardando ai bilanci delle famiglie, ma è semplicemente il massimo consentito, a meno che non sa autorizzato da una consultazione in sede locale. Cosa questo significhi lo si può riassumente in un aumento medio di circa cento sterline all'anno. Il governo, da parte sua, temendo che, secondo tradizione, la rabbia della gente si scarichi su chi è al potere nazionale, invita i consigli locali alla prudenza e, quindi, a non aumentare la pressione fiscale. Ma, se da Londra non arrivano i fondi necessari (anche se si parla di ulteriori cinque miliardi di sterline), da qualche parte i soldi per mandare avanti i servizi, garantendoli a tutti, da qualche parte devono pure arrivare. E gli amministratori locali dicono di avere "poca scelta" se non quella di aumentare le tasse per proteggere i servizi, nonostante l'aumento del costo della vita per i residenti.
Il County Councils Netwok ha analizzato i piani di bilancio di 114 dei 152 consigli in Inghilterra con responsabilità per l'assistenza sociale che finora hanno pubblicato i dettagli. Ebbene, ben 113 stanno pianificando di aumentare le tasse comunali, con 84 che propongono un aumento del 5% da aprile. Ci sono comunque tre Comuni che possono sforare il tetto del 5 %. Sono quelli di Croydon, Thurrock e Slough. Perché sono virtuosi? Perché sono stati estratti a sorte? Perché stanno a cuore al governo? No, solo perché hanno dichiarato bancarotta.