Unione Europea: i giganti del web pronti a diventare collaboratori finanziari

- di: Redazione
 
È un periodo molto particolare per il settore di big tech: con la pandemia da Coronavirus ancora in corso, molti dei giganti digitali in tutto il mondo hanno persino aumentato i loro profitti ma dall'altro lato i numeri positivi li hanno messi nel mirino di chi vorrebbe una regolamentazione maggiore nei loro confronti, specie in un periodo di difficoltà economica per la maggior parte della popolazione.

Una svolta importante potrebbe però arrivare in questi giorni: dalla Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (Dac7) approvata il primo giorno di dicembre dai ministri delle finanze di tutti quanti i paesi che fanno parte dell'Unione Europea, si evince che i colossi del web potrebbero collaborare con l'Ue in veste di "collaboratori fiscali".

L'intenzione dell'Unione è quella di collaborare con aziende del calibro di Google, Facebook, Instagram, Amazon e Airbnb che potrebbero fornire i dati dei loro utenti direttamente al fisco per tenere sotto controllo il rischio di evasione di chi guadagna tramite internet, con la possibile pena del blocco per l'accesso al mercato. L'ok è arrivato dopo la riunione dei ministri dell'Economia che hanno rafforzato le direttive sulla trasparenza fiscale nell'Eurozona, che ora si vanno a estendere fino a chi gestisce le piattaforme digitali che avranno adesso il dovere di contattare immediatamente il fisco per fornire le generalità di chi si arricchisce tramite i loro servizi.

La Dac7 è l'ultimo passo dell'Ue per tentare di combattere l'evasione fiscale e dovrebbe consentire alle amministrazioni fiscali di ottenere in maniera automatica tutti i dettagli sulle transazioni effettuate da utenti che fanno parte del Vecchio Continente. Per quanto riguarda invece piattaforme che hanno sede al di fuori dell'Unione, avranno l'obbligo di registrarsi in uno dei Paesi membri e poi di mandare informazioni a esso che poi le girerà agli altri. L'eventuale contrappasso sarebbero sanzioni molto importanti, fino addirittura al blocco dell'accesso al mercato per le piattaforme.

Dopo la riunione sono arrivate parole di soddisfazione da parte del ministro dell'Economia e delle Finanze italiano, Roberto Gualtieri, che con un tweet ha spiegato di essere "Soddisfatto dell'accordo sulla Direttiva Dac7. Maggiore scambio di informazioni e trasparenza sui redditi prodotti con l'intermediazione di piattaforme web e maggiore cooperazione fra autorità fiscali nell'Unione. Passo avanti contro evasori fiscali".
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