Franceschini: "Nel Piano di Ripresa ci saranno 5,6 miliardi per la cultura"

- di: Daniele Minuti
 
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, è intervenuto in collegamento streaming all'evento organizzato dal Museo del Risorgimento di Torino che lancia le celebrazioni per il 160esimo anniversario dell'Unità di Italia e chiamato "Oggi è già storia".

Il ministro ha parlato della situazione della cultura in Italia, fortemente in difficoltà per via della pandemia: "Mai come ora abbiamo capito cos'è l'Italia senza cinema, teatri, musica e musei: è importante che dopo la pandemia ci sia una sorta di rinascimento della cultura, in cui i musei dovranno aprirsi come centri di innovazione e studio. Ci aspettano ancora settimane dure ma il ruolo della cultura sarà importante, ci rimboccheremo le maniche perché servirà grande capacità di ripartenza con la cultura che farà da motore".

Naturalmente però c'è ancora da tenere duro, dato che la data del 27 marzo in cui avrebbero dovuto riaprire cinema e teatri nelle zone gialle è "saltata" per via delle nuove misure (succederà solo in Sardegna). L'obiettivo di Franceschini è però sfruttare a pieno il Piani Nazionale di Ripresa e Resilienza: "Ho chiesto di rifinanziare i sussidi anche per questi mesi di chiusura e nel Decreto Sostegni ho chiesto il rifinanziamento delle misure di sostegno per chi lavora nella cultura e nello spettacolo: il Pnrr ha risorse importanti per cultura e turismo, che ora vanno scorporate per la divisione dei ministeri. Al momento la parte della cultura ammonta a 5,6 miliardi di euro e la proposta vede un piano per attrattori culturali con interventi nelle regioni su contenitori come Porto Vecchio a Trieste o Via Appia a Roma; un progetto di digitalizzazione dei dati relativi al patrimonio culturale italiano; l'accessibilità ai luoghi della cultura e del patrimonio culturale".

In ultimo il ministri ha annunciato che l'Italia organizzerà un G20 della cultura: "L'Italia fu il primo paese a organizzare il G7 della Cultura nel 2017 e presto lo faremo con il G20 parlando di temi rilevanti come il traffico illecito, la cultura come mezzo di dialogo e gli strumenti di intervento nei casi di calamità naturale: vogliamo portare i Paesi del G20 a ragionare su un documento comune che detti la strada per i prossimi anni".
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