La velocissima accelerazione di questo periodo in tutti i settori si riverbera ancora più fortemente sul mercato del lavoro italiano, dove, da qui al 2028 potrebbe richiedere tra i 3,1 e i 3,6 milioni di nuovi occupati. Le competenze green e le digital skills saranno sempre più ricercate, rispettivamente per 2,3 e 2,1 milioni di lavoratori. Per l'insieme dei percorsi STEM potrebbero invece mancare tra 8mila e 17mila giovani e. in parallelo, cresce la difficoltà delle imprese nel reperire personale: si è passati dal 26% delle assunzioni per cui non si trovano profili adatti nel 2019, al 42% del 2022, a oltre il 45% lo scorso anno, fino ad arrivare al 49,3% a ottobre 20242. È quanto rileva Tack TMI Italy, branch italiana della società di Gi Group Holding che si occupa di Learning & Development, che ha mappato dal suo Osservatorio competenze e 10 ruoli in forte sviluppo formativo nei prossimi anni, nei settori verticali a maggior evoluzione della Logistica, Lifescience e Fashion & Luxury.
Formazione: i 10 ruoli strategici per le aziende nei prossimi anni
"Il costo del mismatch in Italia è stato stimato in circa 44 miliardi di euro, ovvero il 2,5% del PIL, nel 2023. Di fronte a questi dati – commenta Irene Vecchione, Amministratore Delegato di Tack TMI Italy (Gi Group Holding) – la formazione si conferma un asset strategico per il rilancio della competitività aziendale in quella che è, a tutti gli effetti, una nuova era delle competenze in cui assistiamo alla rapida obsolescenza di alcune skill, e all'imporsi sul mercato di altre. Per stare al passo, i percorsi di formazione tradizionali non sono più sufficienti. Le aziende non possono più prescindere da un approccio da learning organization e devono investire nello sviluppo del capitale umano interno, prima ancora di guardare all'esterno. Fondamentale è costruire percorsi mirati sui talenti, sulle potenzialità delle persone e sulle esigenze reali dell'impresa".
L'adozione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, i big data, l'automazione e la robotica stanno rivoluzionando il comparto della Logistica, per cui la necessità di competenze e formazione è stimata in crescita al 66%, insieme alla crescente attenzione verso pratiche sostenibili a 360 gradi e alla cybersecurity. I ruoli per cui Tack TMI Italy ha sviluppato più programmi formativi nel 2024 sono: Manager, Team leader, personale amministrativo e di magazzino, addetti ufficio IT e disponenti logistici. L'intero settore, da quanto emerso dall'Osservatorio Tack TMI Italy, ha confermato come fondamentali per il futuro le skills che riguardano la logistica inversa (ovvero la gestione efficiente dei processi di restituzione dei prodotti, riciclo e smaltimento), l'internet of things (IoT), la conoscenza dei sistemi di gestione e ottimizzazione magazzino/tragitti e le skill tecnologiche avanzate (big data e cybersecurity). Tra le competenze soft, comunicazione efficace e feedback, gestione della diversità e inclusione, flessibilità e adattabilità, leadership e change mindset orientato a sostenibilità e sicurezza, per facilitare il cambiamento organizzativo.
I tre ruoli più strategici da formare per i prossimi anni in questo settore sono: Supply Chain Manager, che si occupa della gestione sostenibile delle relazioni con fornitori e clienti, garantisce operazioni efficienti, rispettose dell'ambiente e delle normative; Esperto di Trasformazione Digitale Integrata, ovvero responsabile dell'implementazione e integrazione di tecnologie innovative (come IoT e AI) e dei sistemi avanzati di gestione del magazzino e Autisti, che appresentano una componente essenziale delle operazioni logistiche, in particolare in Italia, dove la movimentazione merci avviene prevalentemente su strada.
Nell’ambito Lifescience si stima il +65% di richiesta formativa: l'innovazione terapeutica e la digitalizzazione, dall'AI alla Blockchain, dai Data lake ai wearable, dalla realtà aumentata e virtuale alle terapie digitali, stanno trasformando il modo in cui vengono sviluppati e distribuiti i prodotti, portando a una forte evoluzione delle competenze in R&D e creando catene di approvvigionamento più flessibili e processi produttivi più snelli. Senza dimenticare la collaborazione con l'ecosistema sanitario per intercettare le esigenze e rispondere efficacemente alle prossime sfide globali in modo sostenibile e responsabile. Dall'inizio dell'anno, Tack TMI Italy ha formato principalmente figure come Area Field Force Manager, Production Manager e Team Leader su digital skill e, soprattutto per chi interagisce con la classe medica, su competenze di change management, project management e collaborazione interfunzionale, sostenibilità e responsabilità sociale.
I quattro ruoli più strategici da formare per i prossimi anni in questo settore sono: Ruoli che operano come "consulenti aziendali esperti" per la classe medica (ISF) o Strutture Ospedaliere e Farmacie (Sales) oggi necessitano di acquisire maggiori competenze digitali e un approccio multichannel. AI Engineer, sviluppa e impiega l'AI per l'analisi dei Big Data a supporto della diagnosi precoce e della ricerca clinica. Supply Business Analyst, assicura i processi di raccolta, analisi ed elaborazione dati relativi alla Supply Chain, utilizzando software avanzati e tecnologie 4.0. Big Data Analyst: raccoglie dati da più fonti e data warehouse aziendali, li analizza e li interpreta per estrarre informazioni e insight utili a indirizzare le decisioni di business e a disegnare strategie.
Richiesta formativa in crescita per il 62% infine nel settore Luxury e Fashion: le maison puntano sempre più a creare una cultura aziendale distintiva, promuovendo la crescita interna e minimizzando la dipendenza da risorse esterne. Questo implica la formazione e la promozione dei dipendenti dall'operatività a ruoli strategici, creando delle vere e proprie "scuole di mestiere", fondamentali per la trasmissione del know-how e per i percorsi di upskilling dedicati ai nuovi artigiani, al fine di tramandare l'arte e il savoir-faire dai maestri. Nel 2024 gli interventi formativi di Tack TMI Italy hanno riguardato principalmente figure come Team Leader, Operatori polivalenti, modellisti e prototipisti e Middle Manager, con l'obiettivo di sviluppare le skills più richieste oggi dal settore, tra cui spiccano le competenze tecniche e trasversali per gli artigiani e le competenze soft di people management e sviluppo di trust per i manager, con attenzione anche a temi corporate come la Diversity&Inclusion e il mindset sostenibile a tutti i livelli.
I primi tre ruoli sono anche i più strategici da formare per i prossimi anni: Team Leader, per coordinare team multidisciplinari, garantendo coesione e innovazione; Operatori Polivalenti, figure nuove di produzione che conoscono l'intero processo, capaci di lavorare tanto nelle postazioni di preparazione quanto in assemblaggio e cucitura e modellisti e Prototipisti, fondamentali per mantenere alta la qualità e l'unicità dei prodotti di lusso. Con l'avvento della customization e della produzione sostenibile, il ruolo si è evoluto verso una maggiore integrazione con le nuove tecnologie.
"Programmi di reskilling e formazione pratica, come ad esempio la guida sicura e sostenibile, in ambito logistico, apprendimento esperienziale insieme a coaching e mentoring per il Lifescience, design completo del percorso delle scuole di mestiere compreso il training ai trainer per le Operation nel settore Fashion&Luxury, sono alcuni esempi delle metodologie verticali che abbiamo progettato e implementato. L'obiettivo è rispondere alle esigenze delle singole aziende in modo mirato per mantenere salda la loro identità e leadership nel settore, ma, allo stesso tempo, riuscire ad evolversi coerentemente con i trend che stanno ridefinendo ruoli e competenze. Guardando al futuro, possiamo confermare che il continous learning resta la chiave per trasformare le sfide in opportunità e non solo adeguare, ma anche anticipare esigenze e vision di un mercato in trasformazione costante, riuscendo al tempo stesso a mantenere organizzazioni centrate sulle persone e sul loro sviluppo, in una piena e autentica partnership con la tecnologia e l'intelligenza artificiale", conclude Vecchione.