Per migliaia di anni l’intera umanità ha cercato ossessivamente la fontana della giovinezza. Durante il XVI secolo, l’esploratore spagnolo Juan Ponce de León, primo governatore di Porto Rico, la cercò nella leggendaria terra della Florida, specialmente nelle acque miracolose dell’isola di Bimini, ma senza particolare successo. Questa ricerca ossessiva è continuata nel tempo da parte di alchimisti, chimici, biologi, medici, e scienziati. Ad oggi la ricerca di una strategia efficace, capace di invertire i processi inesorabili dell’invecchiamento sembra aver raggiunto il suo apice. Il mercato dei prodotti anti-aging è stimato intorno ai 274,5 miliardi di dollari annui. Questo sia per un inarrestabile invecchiamento della popolazione mondiale, particolarmente dei paesi occidentali, sia per una attenzione maniacale all’estetica ed un edonismo, tipici del nostro secolo.
Ad oggi, eppure, l’unica vera fonte della giovinezza riconosciuta dal mondo scientifico, capace di allungare la vita e ridurre i processi di senescenza, si basa sull’effetto combinato dell’attività fisica e della restrizione calorica, intesa come un regime dietetico basso in calorie ma in assenza di denutrizione. Numerosi studi hanno dimostrato come la restrizione calorica sia in grado di prolungare la durata di vita media in tutti gli organismi testati, inclusi roditori, pesci e scimmie. Numerosi meccanismi antropologici e biologici sono stati proposti per spiegare questo fenomeno, inclusi l’adattamento della specie, la riduzione del danno indotto dai radicali liberi dell’ossigeno attraverso lo stress ossidativo, l’incremento della respirazione cellulare e della produzione di ATP, la diminuzione di morte cellulare (apoptosi) e la regolazione del metabolismo cellulare stesso (rapporto NAD+:NADH). Allo stesso modo, l’attività fisica, specialmente aerobica, è stato dimostrato essere uno delle migliori strategie anti-invecchiamento. Il suo effetto benefico sulla pressione arteriosa, sull’omeostasi glicidica, sul livello dei lipidi, densità ossea, depressione, declino cognitivo e qualità della vita è stato dimostrato in numerosi studi condotti nei pazienti anziani.
Di conseguenza potremmo affermare che la vera fontana della giovinezza esiste ed è una combinazione dell’effetto sia della restrizione calorica che dell’attività fisica. Dovendo invertire l’invecchiamento e ad essere pratici risulterebbe impossibile sottoporre una popolazione a stretto regime calorico e ad intenso allenamento. Allora l’obbiettivo per gli scienziati è, ed è stato, quello di trovare un composto in grado di mimare l’effetto biologico di entrambi questi meccanismi. Ma quali sono i reali processi biologici alla base dell’effetto anti-invecchiamento della restrizione calorica e dell’attività fisica?
Recenti ricerche hanno focalizzato l’attenzione su una famiglia di molecole che quando attivate sono in grado di allungare la vita media negli organismi testati e di proteggere dalle patologie età-correlate. Queste molecole sono chiamate Sirtuine. Le Sirtuine sono in numero di 7, appartengono alla famiglia delle istone deacetilasi e necessitano del NAD per svolgere la loro funzione cellulare. La Sirtuina 1 e la 3 sono le più studiate ed importanti ricerche hanno chiaramente dimostrato un loro effetto anti-invecchiamento proprio grazie alla loro abilità nel mimare gli effetti benefici della restrizione calorica e dell’attività fisica. Di conseguenza la domanda sorge spontanea…assumere attivatori delle Sirtuine è come bere dalla leggendaria fontana della giovinezza? Questa è la risposta che illuminati scienziati stanno cercando di darsi ormai da circa un decennio.
Tra questi, un professore di Harvard, Massachusetts, US, David Sinclair, insieme al suo gruppo di ricerca ha dimostrato come il resveratrolo, polifenolo contenuto principalmente nel vino rosso, fosse in grado di allungare la vita media dei roditori e dei vermi di circa il 30% attraverso la sua capacità di attivare la Sirtuina 1 e mimare la restrizione calorica. Inoltre, insieme ad un collega sempre di Harvard, il Professor Leonard Guarente, dimostrarono come, proprio attivando le sirtuine, il resveratrolo avesse un effetto sul rilascio di insulina e quindi protettivo nei confronti del diabete. Presso l’Università di Miami, il nostro gruppo di ricerca dimostrava come l’attivazione della Sirtuina 1 inducesse una protezione dall’ischemia cerebrale e dall’aterosclerosi. Lo stesso Sinclair recentemente ha pubblicato online i sui dati clinici laboratoristici affermando di avere una età di 20 anni inferiore alla sua età naturale proprio grazie all’assunzione giornaliera di attivatori delle Sirtuine. Sinclair nel 2004 fondò una company, Sirtris, dove sperimentò due nuovi attivatori delle Sirtuine con risultati che lui stesso, in un’intervista al giornale Science, definì miracolosi. Nel 2008, Sinclair cedette la Sirtris alla GlaxoSmithKline per 720 Milioni di dollari. Di quei composti, purtroppo, non se ne seppe più nulla. Oggi Sinclair siede nel board di circa 28 company, delle quali 18 si occupano di anti-aging e insieme al collega Guarente detiene le quote della società Elysium, che produce un composto a base di NAD (cofattore fondamentale per l’attivazione delle Sirtuine). Sinclair ed Harvard questo anno non hanno voluto fornire i dati sugli incassi derivanti dalle company. Si stima che abbia finanziato i Laboratori di Sinclair con Bilioni di dollari.
Il problema reale è che i maggiori enti mondiali, come l’americana Food and Drugs Adminstration (FDA), non riconoscono l’invecchiamento come una reale patologia, ma come un processo fisiologico del nostro organismo. Il tutto sarebbe anche vero, nonostante il nostro cervello lo rifiuti assolutamente, ma il grande limite è che in questo modo pochi studi clinici vengono effettuati e finanziati per i composti anti-aging. Di conseguenza, la maggior parte dei dati sull’efficacia di questi composti ci deriva da studi in linee cellulari o su animali da laboratorio. La nuova frontiera è quella di effettuare studi clinici sull’uomo e in popolazione di studio anziane con pazienti affetti da malattie croniche (es. patologie cardiovascolari, diabete mellito, tumori, demenze). A quel punto, ci sarà davvero lo screening di tutti i prodotti in commercio definiti come “integratori anti-aging” e rimarranno solo quelli con una reale efficacia e non con un buon marketing. Richard Miller, Università del Michigan, uno tra i più importanti biogerontologi mondiali, riguardo il mercato dei composti anti-aging ha asserito: “It was sort of a science fiction trope. Recent research has shown that pessimism is wrong”….”E’ stata una sorta di metafora di una fiction scientifica. Recenti ricerche dimostrano che il pessimismo è sbagliato”.
Siamo assolutamente d’accordo, il pessimismo è sbagliato, i composti della Sirtris hanno dimostrato come l’attivazione di vie molecolari specifiche, come quelle delle Sirtuine in grado di mimare gli effetti benefici della restrizione calorica e dell’attività fisica possano avere un effetto anti-invecchiamento importante e permetterci di vivere meglio e più a lungo. In attesa di avere i risultati completi di tali ricerche, sottolineiamo come una buona alimentazione e un costante movimento siano alla base della nostra salute.