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Fondo investimenti, il governo punta su infrastrutture irrigue, cereali e biosicurezza

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Fondo investimenti, il governo punta su infrastrutture irrigue, cereali e biosicurezza

La riunione del Consiglio dei ministri di ieri ha segnato un passaggio importante nella politica economica del governo: il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato l’informativa sul riparto del Fondo investimenti, lo strumento creato con l’ultima legge di bilancio per convogliare risorse in progetti strategici per la crescita e la resilienza del Paese.

Fondo investimenti, il governo punta su infrastrutture irrigue, cereali e biosicurezza

Dall’incontro emerge la scelta di un approccio che punta a sostenere tanto la competitività industriale quanto la coesione territoriale. Giorgetti ha evidenziato come una parte significativa dei fondi sarà destinata al potenziamento delle infrastrutture irrigue e al rafforzamento del comparto cerealicolo e della biosicurezza, considerati cruciali per la sicurezza alimentare e per la capacità del Paese di reagire ai cambiamenti climatici e alle tensioni sui mercati agricoli.

Innovazione e infrastrutture sociali
L’intervento non si limita però al settore primario. Il Fondo servirà a finanziare contratti di sviluppo per attività industriali e turistiche, a sostenere l’innovazione e le start-up, e a rafforzare comparti di frontiera come l’industria aerospaziale e la digitalizzazione. Il governo intende così favorire la trasformazione tecnologica, accompagnandola con investimenti nelle grandi infrastrutture di ricerca, nella messa in sicurezza del territorio e nella transizione ecologica, con particolare attenzione al trasporto pubblico locale a basse emissioni.

Parallelamente, il provvedimento punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini con interventi mirati sull’edilizia scolastica, la sicurezza degli edifici e la creazione di nuovi campus universitari e alloggi per studenti, rispondendo a un bisogno sempre più pressante di strutture adeguate per la formazione terziaria. Sono previsti inoltre fondi per il miglioramento delle strutture di accoglienza per migranti, per l’ammodernamento degli impianti sciistici di risalita e per la promozione turistica e dello spettacolo, considerati comparti capaci di generare occupazione e sviluppo locale.

Efficienza della macchina pubblica
La ripartizione del Fondo tiene conto anche delle esigenze di efficienza dello Stato, con risorse per l’edilizia giudiziaria e penitenziaria e per la digitalizzazione dei processi civili e penali, oltre che per l’acquisto di sedi destinate alle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Un capitolo significativo riguarda inoltre gli interventi di monitoraggio climatico e la messa in sicurezza del territorio, in linea con gli impegni sulla prevenzione del rischio idrogeologico.

Giorgetti: “Investimenti ad alto moltiplicatore”
Secondo Giorgetti, la forza del Fondo risiede nella capacità di concentrare risorse in settori ad alto moltiplicatore, evitando la frammentazione degli interventi e garantendo effetti più incisivi su economia e occupazione. Il ministro ha sottolineato che le scelte effettuate riflettono l’intenzione di indirizzare il Paese verso una crescita sostenibile, rafforzando le infrastrutture e sostenendo la transizione tecnologica senza trascurare la dimensione sociale e ambientale.

Il nodo dell’attuazione
Gli osservatori economici hanno accolto con favore l’impianto strategico, pur avvertendo che il successo dipenderà dalla rapidità di attuazione e dalla capacità di selezionare e portare a termine i progetti con il maggior impatto. Senza un’accelerazione delle procedure e una gestione efficiente, le risorse rischiano di restare sulla carta, con effetti limitati sulla competitività del sistema produttivo.

Crescita e coesione come obiettivo
Per l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, il riparto del Fondo investimenti rappresenta non solo uno strumento di politica industriale, ma anche un tassello della più ampia strategia di coesione territoriale. In un contesto di crescita modesta, la scelta di sostenere settori come agricoltura, innovazione e infrastrutture locali è vista come un tentativo di coniugare sostegno all’economia reale e resilienza di lungo periodo.

Giorgetti ha concluso la sua relazione ribadendo che la partita decisiva sarà sulla tempistica e sulla qualità della spesa: “Concentreremo gli sforzi su progetti in grado di generare un impatto concreto e immediato, evitando la dispersione che in passato ha limitato l’efficacia delle politiche pubbliche”.

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