Nell'ambito di un contesto economico caratterizzato da una crescente competitività globale, Filiera Italia ha dato vita a una nuova iniziativa strategica dedicata alla valorizzazione e alla tutela dell'intera filiera produttiva della pasta. La nascita di “Filiera Pasta” rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dall'aumento delle importazioni di grano straniero e dalla tendenza all'omologazione dei processi produttivi. L'iniziativa, presentata alla presenza del Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e del segretario generale, Vincenzo Gesmundo, si pone l'obiettivo di rafforzare la competitività del settore pasta italiano attraverso un'azione coordinata e sinergica tra tutti gli attori della filiera.
Filiera Italia presenta Filiera Pasta: un passo avanti per la tutela del Made in Italy
In particolare: tutela della qualità e della tracciabilità, ovvero garantire la massima trasparenza lungo tutta la filiera, dalla semina del grano alla tavola del consumatore, valorizzando le specificità territoriali e le tradizioni produttive. Ed ancora, promozione della ricerca e dell'innovazione: sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie e pratiche agricole sostenibili per aumentare la produttività e la qualità del grano duro italiano. Valorizzazione del Made in Italy: comunicare al consumatore l'importanza di scegliere prodotti italiani di qualità, sottolineando i benefici per l'economia nazionale e per l'ambiente. Rafforzamento della competitività: contrastare la concorrenza sleale e promuovere l'export dei prodotti italiani di alta qualità. Attraverso la creazione di una rete di collaborazione tra produttori, trasformatori e distributori, “Filiera Pasta” intende promuovere la firma di contratti di filiera che garantiscano prezzi equi e condizioni di produzione sostenibili per gli agricoltori. Inoltre, saranno promosse attività di promozione e comunicazione per valorizzare l'immagine della pasta italiana nel mondo.
“Rappresentare e tutelare gli interessi di intere filiere agroalimentari – commenta Ettore Prandini, presidente Coldiretti – che fondano la loro attività produttiva sulla qualità e sul legame tra innovazione e tradizione – a partire dalla pasta per la quale il nostro Paese vanta la leadership mondiale con un fatturato complessivo che ha superato i 6,3 miliardi di euro – non è solo il primo obiettivo di Filiera Italia, bensì quello di tutte quelle aziende storiche italiane che per preservare l’arte della produzione della pasta italiana e promuovere il made in Italy di alta qualità in Italia e nei mercati esteri decidono di fare sistema”.
“Con Filiera pasta – dichiara Vincenzo Gesmundo segretario generale Coldiretti – l’Associazione Filiera Italia realizza anche nel settore del grano e della pasta fondamentale per il nostro made in Italy, quella alleanza tra agricoltori e industrie di trasformazione già realizzata in altre filiere. Rilancio e valorizzazione del grano italiano, contratti di filiera che assicurino un’equa ripartizione del valore aggiunto, comunicazione e promozione per differenziare sul mercato internazionale questo prodotto distintivo da quello omologato ed Italian sounding. Questi i valori alla base della neonata organizzazione di Filiera Italia”.
“In uno scenario dove la globalizzazione dei mercati porta con sé grandi opportunità, ma anche rischi di omologazione degli alimenti – spiega Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – le aziende del comparto che credono nelle proprie specificità intendono puntare sulla riconoscibilità e sul valore premium della pasta italiana nei mercati internazionali, anche per contrastare la concorrenza sempre più diffusa e agguerrita di prodotti a basso costo realizzati in Turchia, Spagna etc. Per questo lanciamo insieme al ministro Lollobrigida la nascita di un nuovo strumento organizzativo all’interno della compagine associativa di Filiera Italia che mira a realizzare attività e iniziative di formazione, supporto tecnico verso i propri soci, sensibilizzazione, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione della filiera. E soprattutto rappresentanza , tramite Filiera Italia, ai tavoli istituzionali nazionali ed europei. Un impegno – prosegue Scordamaglia – che ha portato diversi produttori a investire nella differenziazione dei propri prodotti, qualificando e rivitalizzando l’offerta verso i consumatori, tanto con riguardo ai metodi di lavorazione certificati, quanto alla selezione delle materie prime e fino alla etichettatura ‘residui zero'”.