Fao, Giornata mondiale dell’alimentazione: l’importanza di “non lasciare nessuno indietro”

- di: Barbara Leone
 
"Non lasciare nessuno indietro”. E’ questo il messaggio lanciato oggi dalla Giornata mondiale dell’alimentazione 2022. Un importante momento di riflessione ideato dalla Fao, e che grazie all’azione collettiva in 150 Paesi nel mondo rappresenta uno dei giorni più celebrati del calendario Onu. Il tema scelto quest’anno fa appello alla solidarietà globale e all’azione collettiva per far sì che nessuno venga dimenticato lungo la strada della trasformazione di sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, sostenibili e resilienti. Un cammino, quello propugnato dalla Fao, volto ad ottenere un miglioramento su tutti i fronti: dalla produzione all’ambiente, dalla nutrizione alla qualità della vita stessa. Perché sebbene siano stati fatti molti progressi, la strada è ancora lunga.

La Fao celebra la giornata mondiale dell’alimentazione

E soprattutto sono troppi gli invisibili e i dimenticati che ancora non possono beneficiare dello sviluppo, dell’innovazione e della crescita economica. Col risultato che milioni di persone in tutto il mondo non possono permettersi un’alimentazione corretta, il che le espone ad alto rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione. Porre fine alla fame non è però una questione di offerta: oggi viene prodotto cibo sufficiente a sfamare tutti gli abitanti del pianeta. Il problema è costituito dall’accesso e dalla disponibilità di cibi nutrienti, che sono sempre più ostacolati da svariate criticità, tra cui la pandemia, i conflitti armati, i cambiamenti climatici, le disuguaglianze, l’aumento dei prezzi e le tensioni internazionali, il cui effetto domino non conosce confini ed espone le persone in tutto il mondo. Del resto il Rapporto interagenziale delle Nazioni Unite intitolato.

“Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo”, che fornisce gli aggiornamenti sulla sicurezza alimentare e sullo stato della nutrizione in tutto il mondo comprese le ultime stime su costi e accessibilità economica per una dieta sana, ha evidenziato che il numero delle persone che soffrono la fame a livello mondiale è salito a ben 828 milioni nel 2021, ossia circa 46 milioni in più dal 2020 e 150 milioni in più dallo scoppio della pandemia. Ecco perché sono necessarie più che mai soluzioni globali che vadano a trasformare i sistemi agroalimentari implementando soluzioni sostenibili e olistiche che tengano conto dello sviluppo a lungo termine, della crescita economica inclusiva e di una maggiore resilienza. I Governi, il settore privato, il mondo accademico, la società civile e le singole persone, sottolinea la nota della Fao per la Giornata, devono collaborare in modo solidale per dare priorità al diritto al cibo, alla sicurezza alimentare, alla nutrizione, alla pace e all’uguaglianza per tutti. Un messaggio che viene rivolto soprattutto ai giovani, perché è da loro che parte il cambiamento che guarda al futuro. Moltissimi gli eventi e le attività di sensibilizzazione organizzate in occasione di questa Giornata. Sono soprattutto le scuole protagoniste. A Roma, ad esempio, il Pellegrino Artusi, tra i più noti Istituti nella formazione di professionisti del comparto alberghiero e ristorazione, ha organizzato un incontro con i massimi esperti del settore per approfondire tutte le tematiche di questa Giornata.

Del resto, come sottolineano gli organizzatori dell’evento Giovanni Fava e Alessandro Carlucci, “il Pellegrino Artusi ha sempre avuto a cuore il tema dell’alimentazione, in tutte le sue sfaccettature. E da anni promuove nei propri alunni lo sviluppo di competenze atte a comprendere il tema della sostenibilità alimentare, attraverso progetti interdisciplinari, giornate a tema, l’implementazione di una cucina circolare e stimolando uno spirito critico e volto all’innovazione. L’attenzione è rivolta all’intera filiera agroalimentare, mediante la valorizzazione degli scarti e la riduzione dello spreco. Le competenze acquisite hanno lo scopo di formare cittadini responsabili e professionisti consapevoli, attenti e capaci di cogliere i mutamenti del settore enogastronomico. La giornata di oggi - aggiungono - ha il compito di informare gli studenti sull’attenzione che consumatori e soprattutto operatori del settore alimentare, devono dedicare alla tutela dell’ambiente e delle risorse agroalimentari”.

All’evento di oggi parteciperanno esponenti del mondo scientifico come la dottoressa Gabriella Di Lena e la dottoressa Marika Ferrari del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell’economia agraria (Crea) di Roma. E ancora la dottoressa Rossella Belluso della Società italiana di geografia, l’ex dirigente Fao dottor Gianfredi Pietrantoni e il pluristellato chef Igles Corelli, che avrà il duplice compito di stimolare la creatività verso un approccio circolare in cucina e potenziare la passione professionale degli alunni. Esperti che “per l’occasione proporranno agli studenti momenti di approfondimento riguardo tematiche consone al proprio percorso di studi, che possono contribuire all'acquisizione di conoscenze che andrebbero ad arricchire il loro retroterra culturale e di conseguenza le loro competenze professionali e non”. Un momento di riflessione importante per i ragazzi, proprio in virtù del settore che, una volta terminati gli studi, li vedrà protagonisti attivi ed in prima linea di quello che vuole essere un indispensabile ed improrogabile cambiamento di rotta, e soprattutto di mentalità.

“Il messaggio che vogliamo veicolare ai nostri studenti - dicono ancora Fava e Carlucci - è innanzitutto creare la consapevolezza che nulla è scontato, ciò che adesso per noi è disponibile e accessibile, potrebbe non esserlo in futuro, a seguito dell’incremento demografico, della crescente richiesta di cibo, delle future calamità. Il tema dell’accessibilità al cibo, inoltre, è molto importante, proprio perché non è equamente distribuito in tutto il territorio e per tutta la popolazione mondiale, con conseguente aumento del fenomeno della malnutrizione. Con questo evento si avrà l’occasione di far accrescere nei ragazzi la consapevolezza che ciascuno nella propria realtà può contribuire con stili di acquisto sostenibili, scelte alimentari consapevoli, limitando lo spreco e alimentando un’idea di economia circolare fondata sul riutilizzo delle risorse a tutti i livelli”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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