L’Italia è il primo paese dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti nei settori con una elevata presenza di micro e piccola impresa (MPI) – food, moda, legno e mobili, prodotti in metallo, altre manifatture, tra cui gioielleria e occhialeria – con 18,8 miliardi di euro, davanti a Germania con 13,6 miliardi e Francia con 8,2 miliardi.
Export negli Usa dei prodotti MPI, Italia prima nell’Ue
Emerge da un’analisi di Confartigianato, che evidenzia come, nel dettaglio, l’Italia è al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti per i prodotti della moda con 5,1 miliardi di esportazioni – di cui 2,4 miliardi di euro di abbigliamento e 2,7 miliardi di pelli – per i prodotti alimentari con 4 miliardi di euro e di mobili con 1,6 miliardi. Da una analisi di maggiore dettaglio emerge che l’Italia è il primo esportatore europeo negli Stati Uniti sia per la gioielleria con 1,6 miliardi di euro di vendite nel mercato Usa sia, nell’ambito delle pelli, per le calzature con 1,4 miliardi di euro.
A livello territoriale, le regioni maggiormente esposte sul mercato americano per vendite di prodotti dei settori di micro e piccole imprese (Mpi), con valori superiori alla media nazionale, sono la Toscana con un valore dell’export nei settori in esame che è pari al 2,3% del PIL regionale, il Veneto con l’1,9% del PIL, l’Umbria con l’1,3% del PIL, il Friuli-Venezia Giulia con l’1,2% del PIL, le Marche con l’1,1% del PIL e la Lombardia con l’1,0% del PIL.
Gli Stati Uniti sono diventati il secondo partner commerciale dell’Italia
Gli Stati Uniti sono diventati il secondo mercato del made in Italy, con un export che nel 2024 vale 67,2 miliardi di euro, dopo aver superato nel 2022 la Francia, un mercato che oggi vale 62,4 miliardi di euro. Nell’attuale difficile fase congiunturale, caratterizzata da tensioni geopolitiche che ritardano la ripresa del commercio internazionale, ristagnano le vendite anche sul mercato Usa (-0,2% nei primi otto mesi del 2024). Nel triennio 2021-2024 le esportazioni negli Stati Uniti hanno registrato una crescita cumulata del +36,1%, un tasso ampiamente superiore al +16,8% dell’export verso la Francia e del +6,5% di quello verso la Germania.