La disoccupazione in Francia sale al 7,4% e fa suonare l'allarme

- di: Matteo Borrelli
 
Il recente aumento della disoccupazione in Francia sta destando preoccupazioni sia tra i cittadini che tra gli esperti di economia. Secondo gli ultimi dati forniti dall’INSEE (Institut national de la statistique et des études économiques), il tasso di disoccupazione è salito al 7,4% nel quarto trimestre del 2024, registrando un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Questo dato rappresenta il primo aumento significativo degli ultimi due anni, invertendo una tendenza al ribasso che aveva caratterizzato il mercato del lavoro francese.

I settori più colpiti
Il settore manifatturiero e quello del commercio al dettaglio risultano tra i più colpiti, con migliaia di posti di lavoro persi negli ultimi mesi. Gli esperti attribuiscono questo calo all’aumento dei costi energetici e alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie. “Le aziende stanno affrontando un mix di pressioni economiche senza precedenti”, ha dichiarato Jean Morel, analista economico presso l’Université de Paris. “Molte piccole e medie imprese non riescono a sopravvivere in un contesto così difficile”.

Le conseguenze sociali
Il nuovo aumento della disoccupazione rischia di amplificare le tensioni sociali, già accentuate dalle recenti proteste contro la riforma delle pensioni. In alcune aree, come il Nord e il Sud-Est del Paese, i tassi di disoccupazione superano il 10%, evidenziando un divario economico tra le regioni francesi. Questo potrebbe avere ripercussioni sulle prossime elezioni locali, con partiti populisti pronti a sfruttare la situazione per ottenere consensi.

Le misure del governo
Il governo dimissionario di Elisabeth Borne (nella foto von Ursula von der Leyen, presidente Commissione Ueha annunciato un pacchetto di misure per affrontare l’emergenza, tra cui incentivi fiscali per le aziende che assumono giovani lavoratori e un aumento dei finanziamenti per la formazione professionale. Tuttavia, molti si chiedono se queste misure saranno sufficienti. “Abbiamo bisogno di politiche più audaci per stimolare la crescita economica e creare posti di lavoro”, ha affermato Pierre Lefevre, portavoce del sindacato CGT.

Le previsioni per il 2025
Gli economisti rimangono divisi sulle prospettive future. Mentre alcuni prevedono un miglioramento graduale con la stabilizzazione dei prezzi energetici, altri temono che l’aumento della disoccupazione possa protrarsi, aggravato dalle incertezze geopolitiche e dalla fragilità della ripresa economica globale.
Resta da vedere se le politiche messe in atto riusciranno a invertire questa tendenza negativa, ma una cosa è certa: la Francia si trova di fronte a una sfida economica e sociale cruciale, il cui esito potrebbe influenzare profondamente il suo futuro.

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