Nel 2025 le famiglie italiane rischiano di trovarsi di fronte a un significativo aumento dei costi energetici. Il caro energia, alimentato da dinamiche internazionali e speculazioni di mercato, potrebbe tradursi in un incremento di spesa annuale pari a 455 euro per famiglia, tra costi diretti in bolletta e aumenti indiretti su beni e servizi.
Energia, rincari in arrivo: fino a 455 euro annui in più a famiglia
Alla base di questo scenario si trovano la chiusura del metanodotto ucraino e le fluttuazioni di mercato legate al conflitto russo-ucraino, che potrebbero spingere i costi dell’energia a crescere del 20%-30%. Nel corso del 2024, l’energia elettrica è passata da 0,08 €/kWh a 0,135 €/kWh, segnando un aumento del 38,5%. Il gas naturale ha subito un incremento ancora più marcato, dal valore di 0,29 €/mc a febbraio a 0,50 €/mc a dicembre (+42%).
Questi rincari colpiscono indistintamente tutti i consumatori, non solo quelli più vulnerabili, come indicano i dati ISTAT sui beni energetici regolamentati.
Un confronto penalizzante per l’Italia
Se confrontati con altri Paesi europei, i prezzi italiani dell’energia risultano particolarmente elevati. Nel 2024, l’elettricità all’ingrosso costava 6,3 cent/kWh in Spagna, 5,8 cent in Francia e 7,8 cent in Germania, contro i 10,8 cent dell’Italia. La differenza risiede nei metodi di calcolo: mentre in Italia il prezzo è legato al costo marginale più alto, altrove viene calcolato sulla media dei costi di produzione, incluse fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico.
Speculazione finanziaria: una minaccia ricorrente
Come nel periodo 2021-2023, le speculazioni sui mercati energetici continuano a giocare un ruolo chiave. Il mercato olandese del TTF, spesso al centro di dinamiche speculative, lascia i consumatori esposti a fluttuazioni arbitrarie dei prezzi. Nonostante le esperienze passate, mancano misure strutturali per proteggere le famiglie italiane da queste dinamiche.
Le proposte per affrontare l’emergenza
Per arginare la crisi, è urgente adottare misure incisive: Riforma delle tariffe per i clienti vulnerabili, svincolandole dai meccanismi di mercato.Innalzamento della soglia ISEE per il bonus energia e incremento del suo valore. Disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, per ridurre i costi in bolletta. Riduzione dell’IVA sul gas e trasferimento degli oneri di sistema alla fiscalità generale. Investimenti nelle fonti rinnovabili, con incentivi per le famiglie a reddito medio-basso. Promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con il coinvolgimento diretto dei cittadini.
Un appello al Governo
Le famiglie italiane non possono continuare a essere ostaggio di un sistema energetico inefficiente e delle speculazioni di mercato. È necessario un cambio di passo, con politiche che coniughino tutela sociale e sostenibilità ambientale, per evitare che il 2025 si trasformi in un altro anno di crisi e diseguaglianze.