Energia: la guerra in Medio Oriente potrebbe spingere ad abbandonare i combustibili fossili

- di: Redazioni
 
Quanto sta accadendo in Medio Oriente, come lo shock energetico degli anni '70, potrebbe spingere ad abbandonare i combustibili fossili che riscaldano il pianeta, come petrolio e gas, e andare più decisamente verso le energie rinnovabili, le auto elettriche e le pompe di calore, in uno sforzo generalizzato per risparmiare carburante.

Energia: la guerra in Medio Oriente potrebbe spingere ad abbandonare i combustibili fossili

A dirlo è la voce autorevole del capo dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol, secondo il quale ''oggi ci troviamo di nuovo di fronte a una crisi in Medio Oriente che potrebbe sconvolgere ancora una volta i mercati petroliferi". Una situazione che si va ad aggiungere ai timori dei mercati energetici dopo il taglio del gas naturale all'Europa da parte della Russia.

"Mettendo insieme queste due cose, nessuno potrà convincermi che il petrolio e il gas siano scelte energetiche sicure e protette per i paesi o per i consumatori", ha detto Birol all'Associated Press, alla vigilia della pubblicazione delle prospettive energetiche mondiali annuali dell'IEA, che analizza il quadro globale della domanda e dell’offerta di energia.

Ad avviso di Birol, questa situazione ''potrebbe accelerare ulteriormente la transizione energetica in tutto il mondo”, poiché le fonti rinnovabili come l’eolico o il solare offrono una “soluzione duratura” ai problemi di sicurezza energetica e al cambiamento climatico.
I prezzi dei combustibili fossili sono in calo rispetto ai picchi del 2022, ma ''i mercati sono tesi e volatili'', ha affermato Birol, secondo cui ''alcune delle pressioni immediate derivanti dalla crisi energetica globale si sono allentate, ma i mercati energetici, la geopolitica e l’economia globale sono instabili e il rischio di ulteriori sconvolgimenti è sempre presente''.
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