Enel e Symbola presentano il rapporto "100 Italian Life Sciences Stories"

- di: Daniele Minuti
 
L'annuale rapporto "100 Italian Life Sciences Stories" presentato da Fondazione Symbola ed Enel, è stato dedicato a 100 storie di eccellenze italiane nel campo delle life sciences, l'intera filiera che lavora nel mondo di salute, farmaceutica, ricerca tecnologica e clinica che ha avuto un peso fondamentale per le sorti del mondo dallo scoppio della pandemia.

Un settore che in Italia "ha un valore di produzione di 225 miliardi di euro, dà occupazione a quasi 2 milioni di persone e produce un valore aggiunto di 100 miliardi di euro che arriva al 10% del PIL nazionale". È questo il motivo per cui il rapporto, curato in collaborazione con Farmindustria, si è concentrato sulle tecnologie per la salute.

Presentato in via telematica dal presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, e dall'amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, il progetto racconta 100 storie di eccellenze nostrane nel campo delle scienze della vita (5 delle quali hanno parlato in prima persona: Alberto Chiesi, presidente del Gruppo Chiesi; Giuliana Gavioli, vice presidente di Tecnopolo Mirandola; Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences; Marco Simoni, presidente di Human Technopole; Daniela Vinci, amministratrice delegata di Masmec).

Ermete Realacci
ha dichiarato: "Affrontare la crisi portata dalla pandemia e la crisi climatica non solo è necessario ma rappresenta un'occasione per rendere più a misura d'uomo economia e società italiana. Una sfida che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche e sociali, che va affrontata senza lasciare nessuno da solo: l'Italia ha un ruolo fondamentale nella filiera delle scienze della vita come dimostra il dossier. Si tratta di un patrimonio di valore enorme per il Paese, che può portare a plasmare una buona economia e a creare posti di lavoro nella direzione di una visione umanistica del futuro".

Gli fa eco Francesco Starace, ad di Enel: "La filiera delle life sciences è un patrimonio con grande valore strategico in Italia, può creare sviluppo economico e posti di lavoro: la pandemia ha portato a ripensare diversi aspetti della vita quotidiana partendo dall'attenzione alla salute, per questo abbiamo scelto di raccontare 100 storie di aziende, ricercatori, scienziati e altre realtà che lavorano ogni giorno per garantire la salute delle persone e permettono di avere a disposizione i più avanzati strumenti per la cura. Il rapporto mostra un'eccellenza nostrana, un patrimonio di competenze, tecnologie e innovazioni riconosciuto nel mondo".

A chiudere sono state le parole di Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria: "Questo rapporto mostra 100 storie di successo, a prova che la medicina è italiana ma anche quella del futuro può esserlo: siamo ai primi posti della produzione con 34 miliardi di valore tramite l'export, la qualità delle risorse umane e l'indotto. Possiamo avere un ruolo cardine nell'ecosistema dell'innovazione assieme ai centri ricerca, accademia, startup e imprese senza scordare che l'80% degli investimenti di oggi è in open innovation. La pandemia ci ha mostrato che la salute è libertà e ricchezza: il PIL è sceso del'8,9%, con una salita di quasi 100.000 morti in più rispetto all'anno precedente e un calo di 90.000 nascite. Grazie a vaccini e terapie possiamo invertire questa tendenza nei prossimi anni ma va posta la giusta attenzione alla salute che può essere un jolly da giocarci in termini di PIL, benessere e sostenibilità".
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