Elezioni 2022 - Chi ha detto cosa (4 agosto)

- di: Diego Minuti
 
Carlo Calenda

Fratoianni e Bonelli chiedono a Enrico Letta di rinegoziare il patto sottoscritto ieri. Non c’è alcuna disponibilità da parte di Azione a farlo. L’agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione

Luigi Di Maio

Nelle coalizioni deve prevalere il rispetto reciproco, verso tutti coloro che ne fanno parte. Sin dall’inizio, abbiamo avuto l’obiettivo di costruire una coalizione compatta e omogenea per fermare la deriva estremista rappresentata dai partiti che, per interessi personali, hanno fatto cadere il governo

Matteo Salvini

Sarà serio, almeno alcuni ministri, quelli più importanti, presentarli agli italiani prima del voto, non chiedere il voto a pacchetto chiuso. Il centrodestra farà una cosa seria e trasparente se dirà chi farà il ministro dell'Economia, chi il ministro degli Esteri, chi il ministro dell'Agricoltura e chi il ministro della Giustizia in modo tale che i cittadini sappiano che cosa scelgono.

Giorgia Meloni

Da che mondo è mondo, le squadre di governo si fanno in base al risultato elettorale

Andrea Orlando

Bonelli e Fratoianni sono alleati importanti, credo che ci sia l'occasione per definire temi comuni sulla transizione ecologica o anche sul lavoro, il salario minimo, la lotta alla precarietà. È importante che il Pd dia un segnale e sono certo che lo darà.

Paola De Micheli

La fantasia del presidente Berlusconi è sempre stata inarrivabile. Ma a tutto c'è un limite. Gli italiani possono contare sulle risorse del Pnrr grazie al Governo del Pd e al credito guadagnato in Europa in quei mesi drammatici. Per fortuna.

Angelo Bonelli

In queste ore abbiamo ricevuto centinaia di telefonate anche da ex ministri del governo Prodi e da ex del Pd. Siamo fondamentalmente disorientati e a disagio per l’egemonia calendiana all’interno della coalizione di centrosinistra. Stiamo cercando di capire come mettere a posto una situazione compromessa.

Isabella Rauti

Fratelli d’Italia sta elaborando un programma che non è il libro dei sogni, ma impegni concreti e realizzabili con coperture e tempi certi. No tasse, no patrimoniali, aiuti alle imprese che assumono e alle famiglie.

Alessandro Di Battista

Di Maio? Chi lo conosce lo evita. E' un arrivista. Non ha un voto. È un trasformista, disposto a tutto, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi. Perché il Pd dovrebbe concedergli il “diritto di tribuna”, il solito paracadute sicuro come quello per Maria Elena Boschi nel 2018?

Alessandra Todde

Abbiamo (i 5S, ndr) molti temi in comune con lui (Fratoianni, ndr) e con Bonelli, quindi se ci si incontrerà sul programma sicuramente si potrà trovare un accordo. Chiaramente la scelta di poter seguire un contesto che è molto eterogeneo piuttosto che una linea chiara, quale quella che abbiamo proposto, li vedrà alla scelta. Vediamo quello che faranno.
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