Nel mese di settembre 2025 la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata dell’1,2% rispetto allo stesso mese del 2024 e del 2,8% rispetto ad agosto, secondo i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale.
Elettricità, Terna: a settembre consumi in aumento del 1,2% su base annua e del 2,8% su base mensile
La domanda mensile è stata soddisfatta per l’85,3% dalla produzione interna e per il restante 14,7% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero, pari a 3,8 terawattora, in crescita del 5,7% rispetto a settembre 2024.
Nel periodo gennaio–settembre 2025, tuttavia, l’import netto di elettricità risulta in diminuzione dell’8,9% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente, segno di una maggiore autosufficienza del sistema elettrico nazionale.
Fonti rinnovabili in espansione, spicca il fotovoltaico
La produzione nazionale netta si è attestata a 22,5 miliardi di kWh, con le rinnovabili che hanno coperto il 40,9% della domanda elettrica, in aumento rispetto al 39,4% di un anno fa.
Nel dettaglio, la produzione idroelettrica è diminuita del 4,1%, la termica del 2,6% e la eolica del 23,4%, mentre crescono la geotermica (+1,2%) e soprattutto la fotovoltaica (+30,7%).
L’incremento della produzione solare, pari a +982 GWh, deriva sia dall’aumento della capacità installata (+556 GWh) sia dal maggiore irraggiamento solare (+426 GWh) registrato nel trimestre.
Da gennaio a settembre 2025, la capacità rinnovabile complessiva è cresciuta di 4.476 MW, di cui 4.078 MW provenienti da nuovi impianti fotovoltaici. Nell’ultimo anno, la potenza installata combinata di fotovoltaico ed eolico ha raggiunto 54.542 MW, con un incremento del 13,7% su base annua.
Accumuli energetici in forte crescita e ruolo strategico per la rete
Il processo di transizione energetica italiana è sempre più sostenuto anche dallo sviluppo dei sistemi di accumulo elettrochimico, indispensabili per gestire la variabilità delle rinnovabili.
Al 30 settembre 2025, la capacità complessiva di accumulo ha raggiunto 17.417 MWh, in aumento del 49,3% rispetto a un anno fa, corrispondenti a 7.069 MW di potenza nominale distribuiti su circa 849.000 impianti.
Nel solo mese di settembre, gli accumuli di grande taglia (utility scale) hanno prodotto 176 GWh, un dato che conferma la crescente rilevanza di questa tecnologia per la gestione in sicurezza e in efficienza economica del sistema elettrico.
Da gennaio a settembre 2025, la capacità degli impianti di stoccaggio di grande taglia è aumentata di 2.794 MWh, pari a 709 MW di potenza aggiuntiva, contribuendo in modo significativo alla stabilità della rete.
Servizi e industria: andamento differenziato a luglio
Terna ha pubblicato anche l’Indice IMSeR (Indice Mensile dei Servizi), che misura i consumi elettrici di alcuni grandi operatori di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval).
Nel mese di luglio 2025, l’indicatore ha registrato una variazione tendenziale negativa del 5% rispetto a luglio 2024. La contrazione ha riguardato quasi tutti i comparti dei servizi, con l’eccezione delle attività professionali, scientifiche e tecniche e del settore informazione e comunicazione, che si sono mantenuti in crescita.
Nel complesso, i dati di Terna delineano un quadro di domanda elettrica in ripresa, sostenuta dalle rinnovabili e da una rete sempre più digitale e flessibile, in cui gli accumuli energetici diventano un pilastro del nuovo equilibrio elettrico nazionale.