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S&P conferma l’“AA+” agli Stati uniti: stabile ma debito in crescita

- di: Vittorio Massi
 
S&P conferma l’“AA+” agli Stati uniti: stabile ma debito in crescita
S&P conferma AA+ agli USA: outlook stabile, debito in crescita
Il rating resta solido, grazie alla Fed e al dollaro globale — ma il debito oltre il 100 % del pil nei prossimi tre anni è lo spettro in agguato.

Un rating confermato, ma il debito corre inesorabile

L’agenzia Standard & Poor’s ha nuovamente confermato il rating “AA+” per gli Stati Uniti, mantenendo un outlook stabile (19 agosto 2025). Una conferma scontata? Nient’affatto: il giudizio poggia su solide motivazioni e segnala chiaramente: va tutto bene… per ora.

Perché questo rating è davvero solido

Secondo S&P, il rating è sostenuto da due pilastri fondamentali:

  • La capacità reattiva della Fed: la banca centrale americana ha dimostrato di saper intervenire con rapidità ed efficacia nei momenti di maggiore crisi e volatilità — dalla pandemia, alla crisi del 2008.
  • Il ruolo del dollaro come valuta di riserva globale: questa posizione conferisce agli Stati Uniti una flessibilità senza pari nei conti esteri e una credibilità monetaria che rafforza il rating stesso.

Però: il debito pubblico è una nuvola in crescita…

Nonostante i punti di forza, S&P lancia un monito chiaro: l’alto deficit farà sì che il debito pubblico supererà il 100 % del pil entro tre anni. Si tratta di una soglia che, storicamente, pone seri interrogativi sulla sostenibilità fiscale e sulla capacità di gestire eventuali shock futuri.

E mentre S&P sorride, Moody’s desta preoccupazione

La situazione resta più complessa: anche se S&P mantiene l’“AA+”, Moody’s ha già declassato il rating degli Stati Uniti da Aaa a Aa1, indicando una prospettiva peggiore. In particolare, Moody’s prevede un peggioramento continuo del profilo fiscale, con il rapporto debito/pil che potrebbe raggiungere circa 130 % entro il 2035. Inoltre, i costi degli interessi sul debito potrebbero assorbire fino al 30 % delle entrate fiscali, aggravando il quadro.

Contesto globale e spazio di manovra

Altre analisi internazionali confermano che, nonostante tensioni come quella commerciale tra Usa e Cina, i rating di Stati Uniti e Cina non appaiono a rischio immediato di revisione al ribasso. Tuttavia, S&P evidenzia come economie più fragili siano più vulnerabili, soprattutto se persistessero shock sui prezzi delle materie prime o turbolenze geopolitiche.

Un segnale di fiducia ma con una seria sfida davanti

Il rating “AA+” con outlook stabile è senza dubbio un segnale di fiducia: gli Stati Uniti continuano a godere della solidità della Fed e del primato del dollaro. Tuttavia, S&P stesso ammette che la traiettoria del debito — oltre il 100 % del pil — rappresenta una seria sfida per i prossimi anni. Moody’s, da parte sua, non rassicura minimamente: la situazione fiscale è fragile, in peggioramento, e il rischio di ulteriori declassamenti è nulla di fantasioso.

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