Palazzo Chigi chiude il fascicolo su Cnrc, ma la governance va riallineata alle nuove regole dei mercati. Sullo sfondo pesano le strette Usa sui veicoli connessi.
(Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo di Pirelli & C. S.p.A.).
Il Governo ha archiviato il procedimento sulla presunta violazione delle prescrizioni di Golden power in Pirelli riferita al periodo 16 giugno 2023 – 31 ottobre 2024: dagli accertamenti non emerge che i consiglieri espressi dall’azionista cinese abbiano inciso su atti capaci di pregiudicare l’autonomia gestionale del gruppo. La decisione, formalizzata con decreto del 26 settembre 2025, è stata notificata a fine mese e accompagnata dall’impegno a un dialogo operativo con società e azionisti per adeguare gli assetti di governo alle nuove esigenze dei mercati.
Cosa ha deciso il governo
Il messaggio è chiaro: archiviazione del fascicolo e apertura di un percorso per mettere in sicurezza la governance. In questa cornice, la Presidenza del Consiglio ha ribadito un’interlocuzione continua per assicurare la piena competitività del gruppo in tutte le aree in cui opera.
Perché lo scontro non è finito
Resta il contenzioso sul modello di governo e sui poteri degli azionisti. Negli ultimi mesi i rappresentanti cinesi hanno respinto il bilancio 2024 e una successiva trimestrale, innestando uno stallo in consiglio. L’amministratore delegato Andrea Casaluci ha avvertito che la situazione può frenare i piani industriali: “lo stallo in consiglio sta mettendo a rischio lo sviluppo futuro del gruppo”.
L’ombra delle regole Usa sui veicoli connessi
Il quadro internazionale è cambiato: gli Stati Uniti hanno introdotto una stretta sulle tecnologie dei veicoli connessi, con un calendario di applicazione che impatta software e hardware. Per gli operatori della filiera – compresi i componenti smart e le piattaforme digitali integrate nello pneumatico – la conformità regolatoria è diventata un prerequisito per competere nel mercato nordamericano.
Che cosa c’è in gioco per Pirelli
Il cuore tecnologico del gruppo – ricerca sui materiali, algoritmi di controllo, sensorizzazione dello pneumatico e piattaforme dati – richiede investimenti continui e un orizzonte regolatorio stabile. Il management insiste: senza un chiarimento sulla governance, nuovi progetti e partnership strategiche possono subire rallentamenti, soprattutto oltre Atlantico. “La piena competitività internazionale passa da una governance stabile”, è il messaggio che trapela.
Le prossime mosse
Il cantiere aperto riguarda patti aggiornati, perimetri informativi rafforzati sui dati sensibili, soglie di voto adeguate e un chiaro assetto dei poteri in consiglio. Obiettivo: chiudere lo stallo e consolidare la proiezione internazionale del gruppo, allineando gli strumenti di governo ai nuovi standard dei mercati.